Coronavirus, Von der Leyen propone lo stop dei viaggi verso l'Unione europea

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Di Cinzia RizziEuronews
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La presidente della Commissione porta la misura al G7; lo stop agli ingressi da Paesi terzi ovviamente comprenderà deroghe per i cittadini europei

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Meno si viaggia, più si può contenere il contenere il virus. Questo il messaggio della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che questo lunedì ha detto: "Ho informato i leader del G7, che ho proposto di introdurre una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l'Unione europea. La restrizione è prevista per trenta giorni, da prolungare se necessario". I 27 Stati membri decideranno se approvare la proposta della presidente questo martedì, durante una videoconferenza.

Von der Leyen ha poi aggiunto che sono esclusi da questa limitazione i cittadini stranieri con permesso di soggiorno a tempo indeterminato nell'UE, i familiari dei cittadini dell'UE e infine diplomatici, medici e ricercatori. Dovrebbero, inoltre, essere create delle cosiddette corsie verdi, per dare priorità ai trasporti essenziali, ai prodotti medici, ai generi alimentari essenziali e ai servizi di emergenza.

Un coordinamento difficile tra i 27

La decisione è stata discussa anche dal presidente francese Emmanuel Macron, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in quanto gli Stati membri stanno avendo difficoltà a coordinarsi. Macron li ha invitati a collaborare e condannare le misure unilaterali adottate alle frontiere.

Da alcuni giorni, in Europa, ognuno sembra infatti pensare per sé. Già da qualche giorno, infatti, diversi Paesi hanno imposto restrizioni alle frontiere. Come l'Austria, la prima a chiudere il confine con l'Italia, Slovenia, Repubblica Ceca, Estonia Slovacchia, e Germania, tra gli altri. Scelte che minacciano il mercato interno all'Ue, oltre che la fondamentale fornitura di apparecchiature mediche alle aree più colpite. Per quanto riguarda questo, domenica Von der Leyen aveva annunciato misure per limitare le esportazioni di attrezzature mediche (maschere, kit di prova, respiratori...) al di fuori dei confini europei, al fine di evitare una penuria dentro i confini.

Misure che non sono piaciute a Bruxelles. La Commissione europea ha fatto sapere che dubita fortemente dell'efficacia della chiusura delle frontiere interne all'area Schengen.

Chiudere le frontiere non è il modo migliore per affrontare l'epidemia
Eric Mamer
Portavoce della Commissione Ue

La presidente della Commissione ha insistito affinché i governi europei non agiscano unilateralmente. Lo stesso ammonimento è stato lanciato anche dal Presidente del Parlamento europeo, Davide Sassoli. "Gli Stati membri non dovrebbero reagire unilateralmente, abbiamo bisogno di un maggiore coordinamento", ha detto l'italiano.

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