Proteste in una trentina di penitenziari. Alla sospensione dei colloqui si aggiunge il malessere per sovraffollamento e carenze strutturali. Sei morti a Modena. Una cinquantina di evasioni a Foggia. L'Associazione Antigone: "Interrompere questa spirale. Va spiegata l'emergenza sanitaria"
La benzina del Coronavirus sulla polveriera del malessere nelle carceri. Esplode in rivolta e si estende a una trentina di penitenziari la rivolta innescata dalla sospensione cautelativa dei colloqui con l'esterno. "Interrompere questa spirale", l'appello dell'Associazione Antigone, che si occupa di diritti dei detenuti: "A chi protesta va spiegata l'emergenza sanitaria".
Sei i morti a Modena e una cinquantina le evasioni a Foggia, ma disordini - che stanno rientrando - anche in molti altri istituti. Fra le più gravi, nelle ultime ore, le situazioni registrate a Frosinone, Pavia e all'Ucciardone di Palermo.
Gli appelli all'indulto e l'ipotesi dei colloqui via Skype
Contro sovraffollamento e carenze strutturali, l'Unione Camere Penali invoca l'indulto per pene inferiori a due anni e un confronto parlamentare sull'amnistia. Chiude però il garante per le carceri Mauro Palma, che nell'immediato propone di supplire alle visite con colloqui a distanza e moltiplicazione delle telefonate.