Le mascherine che non bastano mai. Il virus spinge l'industria sanitaria

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Non c'erano molte riserve di mascherine sanitarie in Francia ma quelle del maggior produttore erano destinate ai cittadini britannici

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto requisire tutte le mascherine sanitarie che erano disponibili sul territorio nazionale. Fra i maggiori produttori dell'esagono la Valmy ha moltiplicato gli sforzi di produzione come ammette il suo direttore che ha dovuto assumere quasi 40 nuovi dipendenti e formarli all'uso del processo di fabbricazione dei prodotti.

Prima le esigenze nazionali

"Quel che è successo quando 3 o 4 settimane fa sono stati rintracciati i primi casi di coronavirus in Gran Bretagna, l' NHS, cioè il sistema sanitario britannico ha immediatamente attivato il suo piano di pandemia cosa che pretendeva l'ordinativo di diversi milioni di maschere alla nostra azienda con consegna scadenzata in diverse settimane. Adesso abbiamo un grosso problema: la requisizione dello Stato francese non ci consente più di mandare il prodotto in Gran Bretagna. Cosa ben complicata perché NHS resta il primo cliente di Valmy" ammette Nicolas Brillat della Valmy SAS.

Quando veramente servono le mascherine

Gli stock si sono subito esauriti al momento delle prime notizie di rischio di contagio in Europa. Ma le mascherine servono veramente? Risponde Carine Wolf Thal, presidente dei farmacisti di Francia: "La maschera è inutile se non si hanno i sintomi. La maschera anti-proiezione per definizione è 'anti- proiezione'. Vale a dire che evita le proiezioni quando si tossisce o si starnutisce. Ma non impedisce a una persona sana di essere contaminata perché, come sappiamo, la contaminazione proviene principalmente dalle mani. L'unica misura efficace per proteggerti dal virus non è la maschera, è lavarti le mani regolarmente con il sapone".

Cosa dicono gli studi clinici

Gli studi clinici non dimostrano l'efficacia delle mascherine. Anche i modelli più sofisticati (FFP), dotati di un dispositivo di filtraggio, che coprono la faccia inferiore, non sembrano offrire la sicurezza che ci si aspetterebbe. Le infezioni respiratorie non si diffondono solo dalle goccioline di saliva, ma anche dalle mani, il che rende insufficienti queste maschere.

Quando a indossare la mascherina è, invece, una persona che ha sintomi influenzali, l’efficacia è moderata ma ci sarebbe. Una parte delle proiezioni verrebbe contenuta ma non eliminata, dato che le infezioni respiratorie, come l’influenza o i coronavirus, si diffondono in tre modi: dalle goccioline di saliva emesse durante la tosse o lo starnuto, dagli aerosol virali presenti nel respiro, dalle mani.

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