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 Department of Tourism and Commerce Marketing Dubai
Il termine "Partner Content" viene utilizzato per descrivere il contenuto del marchio che viene pagato e controllato dall'inserzionista piuttosto che dal team editoriale di Euronews. Questo contenuto è prodotto dai dipartimenti commerciali e non coinvolge lo staff editoriale di Euronews o i giornalisti della redazione. Il partner finanziatore ha il controllo degli argomenti, del contenuto e dell'approvazione finale in collaborazione con il dipartimento di produzione commerciale di Euronews.
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La sfida green per l'extra lusso di Dubai

La sfida green per l'extra lusso di Dubai
Diritti d'autore  euronews   -   Credit: Dubai Tourism

'The World' Dubai è un insieme di isole artificiali che formano una mappa del nostro pianeta. E sono visibili dallo spazio. Con 20 minuti di barca si vieni trasportati in The heart of Europe: sei isole che sono la destinazione di vacanza di lusso per eccellenza. 

Josef Kleindienst ne è l'ideatore e ne parla come "del luogo delle sfide", "del luogo in cui avvengono le cose".

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Tutto l’aricipelago consta di 300 isole, per costruirle ci sono voluti anni e milioni di tonnellate di pietre e sabbia. In un resort è prevista anche neve artificiale tutto l’anno nonostante le temperature del posto. Se tutto ciò sia sostenibile dal punto di vista ambientale potrebbe sembrare una domanda retorica ma gli autori, ovviamente, difendono il progetto, sottolineando che sulle isole l’energia è prodotta con fonti rinnovabili.

'The World' in tempi di sfida per la difesa dell'ambiente

"Dobbiamo essere in grado di vivere su questo pianeta, senza distruggere questo pianeta - dice Kleindienst  -Dobbiamo riportare il rispetto per la natura e soprattutto per quello che stiamo facendo, perché ora stiamo costruendo nell'oceano. Faccio questo semplice esempio: spargi petrolio sulla terra ... Ok, il terreno può assorbirlo fino a un certo punto. E hai tempo di toglierlo da questo terreno. Non hai questa possibilità nell'oceano".

Il progetto prevede anche casa galleggianti a forma di cavallucci marini. Sono su tre livelli e uno è sottacqua. Si vedono i pesci ma non molti coralli, tra le prime specie a risentire del riscaldamento globale e dell’intervento umano. A questo si cerca di riparare con la coltivazione artificiale dei coralli.

"Queste acque sono praticamente vuote. Noi cerchiamo di riportarvi la vita. Abbiamo costruito una barriera corallina artificiale e poi l’abbiamo popolata. Questi coralli ospitano tutta la diversità che le barriere coralline portano con sé - spiega il biologo marino Diego Suarez - Si lavora con cavallucci marini, con pesci, con coralli, con scogliere artificiali".

Una sfida difficile già in condizioni ottimali, ancora di più in un mare relativamente basso, che si riscalda facilmente. Anche per questo si usa la tecnica della frammentazione del corallo che può velocizzare di molto i tempi di crescita. 

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I bambini hanno la possibilità di "piantare" sott'acqua il loro corallo, e poi di localizzarlo col gps. 

Abbiamo costruito una barriera corallina artificiale e poi l’abbiamo popolata
Diego Suarez
Biologo marino

Tra neve nel deserto e costruzioni là dove prima c’era solo il mare, la parola sostenibilità non è certo la prima a venire in mente. Ma l’obiettivo di Dubai è di produrre presto l’energia necessaria a tutta la città da vento e sole

Molte delle isole dell'arcipelago 'the World', la cui costruzione ha avuto una battuta d’arresto nel 2008 con la crisi internazionale, sono state già vendute. Altre attendono di esserlo.

Per saperne di più del progetto 'the World'

  • Progetto concepito dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, nel settembre 2003 vede l'inizio dei lavori.
  • Il costo totale dell'opera è stimato in 14 miliardi di dollari.
  • Nel gennaio 2008 il 60% delle isole era stato venduto per cifre comprese tra i 6,2 e i 36,7 milioni di dollari.