L'emergenza coronavirus cambia il volto di Milano

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Diritti d'autore Miguel MEDINA / AFP
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Di Marta BrambillaGiorgia Orlandi
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La vita notturna nella città più movimentata e vivace d'Italia è radicalmente cambiata. In tanti restano in casa, farmacisti e tassisti in prima linea in quest'emergenza

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Milano affronta una situazione imprevedibile. Nonostante venga ribadito dalle autorità che non si tratta di una pandemia. La gente si sta attrezzando per affrontare l'epidemia di Covid19: strade vuote, negozi chiusi e tanta paura. Supermercati e farmacie non sono mai stati così affollati.

"Cerchiamo di non pensarci, sperando che finisca presto, ma d'altra parte si comincia ad andare nel panico sentendo amici e parenti che ne parlano – dice un giovane residente di Milano - È davvero difficile capire come affrontare tutto questo".

Assalto alle farmacie

I farmacisti sono in prima linea in questa emergenza. La gente a Milano è alla disperata ricerca delle mascherine che sono esaurite ovunque. Anche loro indossano le mascherine e parlano con i clienti a distanza: "È un momento molto impegnativo e non vogliamo mostrare che siamo stanchi perché è difficile continuare a dire che siamo a corto di mascherine – spiega la titolare di una farmacia - Dobbiamo rimanere professionali e dare i giusti consigli a tutti i nostri clienti".

Tassisti in prima linea

Di fronte a questa diffusa sensazione di impotenza, i tassisti corrono i rischi maggiori: "Arieggiamo l'auto e abbiamo il disinfettante per le mani – dice l’autista che ci accompagna in centro . Disinfettiamo il veicolo, puliamo tutte le superfici che i clienti hanno toccato e andiamo avanti".

Milano non è più "by night"

La vita notturna nella città più movimentata e vivace d'Italia è radicalmente cambiata a causa delle misure straordinarie imposte dal governo. Le misure di prevenzione hanno preso di mira ciò che la gente ama di più a Milano: la vita sociale. Cinema, teatri e musei rimarranno chiusi almeno fino alla prossima settimana.

“Le disposizioni della Regione Lombardia prevedono che dalle 18:00 le serrande di pub e discoteche chiudano – conclude la giornalista di Euronews, Marta Brambilla - I Navigli, cuore della movida e della vita notturna milanese, sono praticamente un deserto. I milanesi si saranno fatti prendere dalla psicosi del coronavirus? Lo scopriremo nei prossimi giorni”.

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