In sud Sudan scoppia la pace, ma i dubbi sono tantissimi

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Di Alberto De Filippis
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La guerra è scoppiata per le risorse del paese. Ora le parti in conflitto sarebbero disposte a fare un passo indietro

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Firmato in extremis l’accordo per un nuovo governo di unità nazionale tra il presidente Salva Kiir e il suo (ex) vice Rick Machar. Molti i nodi da risolvere dopo 400 mila morti e un conflitto iniziato nel 2013. 4 milioni gli sfollati su una popolazione di 12 milioni (l’82% dei quali vive con meno di un euro al giorno. Tutto il conflitto avviene attorno alle risorse del giovanissimo paese. Importante in questo contesto il ruolo giocato dalla Comunità di Sant’Egidio per portare al tavolo della tregua anche gli altri ribelli che non avevano aderito al processo di pace, in particolare i leader del Ssoma Thomas Cirillo, Paul Malong e Pagan Amun

Il traguardo sono adesso nuove elezioni da tenersi entro tre anni. Il nuovo governo vede la presenza di alcune figure dell’opposizione, compresa Rebecca Garang, vedova dell’eroe nazionale John Garang che morì in un incidente di elicottero. Secondo gli analisti però, è stata piuttosto la minaccia di nuove sanzioni (anche mirate a persone fisiche) ad indurre Kiir e Machar a mettersi d'accordo.

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