Germania: movente xenofobo dietro la strage di Hanau

Germania: movente xenofobo dietro la strage di Hanau
Diritti d'autore Thomas Lohnes / AFP
Di Antonio Michele Storto
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Il killer, che ha aperto il fuoco in due sale da narghilé, è stato trovato senza vita prima dell'alba in un appartamento. In un video messaggio sosteneva "la necessità di distruggere persone la cui espulsione non è più possibile"

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Si è conclusa con 10morti e 4 feriti in condizioni gravissime la notte di follia ad Hanau, in Germania sud occidentale, dove una doppia sparatoria ha bersagliato diversi avventori nei locali frequentati dalla locale comunità turco-curda.

Per la stampa tedesca, la strage sarebbe stata commessa con un movente politico da un sostenitore dell'estrema destra. Nel documento, l'autore del massacro, TobiasRathjen, di nazionalità tedesca, ha sostenuto, tra le altre cose, "la necessità di distruggere certe persone la cui espulsione dalla Germania non è più possibile".

La gigantesca caccia all'uomo scatenata dalle forze di sicurezza subito dopo la sparatoria è terminata in un appartamento, dove la polizia - stando alle informazione diffuse su twitter poco prima dell'alba - avrebbe trovato i corpi senza vita del killer e di un'altra persona, che - secondo la stampa locale - sarebbe la madre dell'assassino.

Un massacro che ha scosso un intero Paese, come dichiarato dalla cancelliera Angela Merkel.

Oggi è un giorno estremamente triste per il nostro Paese. Il profondo dolore per la morte violenta di così tanti concittadini, che prova la gente di Hanau oggi, lo provo anche io e tutta la Germania. Il razzismo è un veleno, l'odio è un veleno. E questo veleno esiste nella nostra società ed è responsabile di troppi crimini
Anegla Merkel
Cancelliera tedesca

Notte di terrore

Un incubo iniziato alle 22, ora locale, in una sala da narghilé nel centro cittadino, sul cui pavimento restano tre cadaveri: i testimoni hanno riferito di aver udito sparare almeno una dozzina di colpi.

Un veicolo scuro viene quindi visto allontanarsi a tutta velocità dalla scena. Pochi minuti dopo, un altro attacco in un altro narghilé bar: l'assailtore si avvicina alla porta del bar, sparando all'impazzata sui fumatori nel locale, e lasciando a terra cinque morti e cinque feriti gravissimi, uno dei quali spira nelle ore seguenti.

Poco si sa ancora delle vittime, se non che alcune sarebbero di origine curda. Poco altro, per ora, si sa di questo massacro improvviso e insensato, che ha sconvolto la tiepida quiete di questa cittadina di 100mila anime.

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