Secondo in Europa solo all'istituto Pasteur di Parigi (che ha isolato il virus due giorni fa), l'istituto Spallanzani di Roma annuncia la scoperta che accelera la strada verso il vaccino
Mentre continua il contagio in tutto il mondo i ricercatori studiano il coronavirus, e corrono per trovare un vaccino.
Tra gli interlocutori di riferimento in questo processo ora c'è anche l'Italia dato che i ricercatori dell'Istituto INMI Spallanzani di Romahanno isolato, tra i primi al mondo e secondi in Europa solo al Pasteur di Parigi, il virus.
I primissimi a isolare il virus sono stati i cinesi ma non lo hanno fatto uscire dai confini nazionali. Cosa significa? Significa che si sono limitati a pubblicare i dati di sequenza. Ora, come ha spiegato Maria Rosaria Capobianchi, direttrice dell'istituto di virologia dello Spallanzani, c'è il virus vivo e vegeto coltivabile in laboratorio.
Può essere riprodotto e studiato. Il passaggio è imprescindibile per la corsa verso l'unica soluzione utile a fermare il contagio, e cioè un vaccino. Difficile dire tra quanto sarà disponibile, ma nella comunità scientifica si parla tuttavia di settimane o pochi mesi.
L'ospedale in cui è stata effettuata la ricerca è lo stesso in cui si trovano ricoverati i due cinesi infettati dal coronavirus, attualmente in buone condizioni.
"L'isolamento del coronavirus all'Istituto Spallanzani è stato fra i primi in Europa", ha detto il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito. Ha riferito il lavoro già realizzato da Cina, Australia, Giappone, Usa e Francia.
Il ministro della salute Roberto Speranza e il primo ministro Giuseppe Conte si sono complimentati con lo staff di virologia dello Spallanzani, tra l'altro composto per lo più da donne.