Mascherine sanitarie e corona virus: un binomio che raccoglie timori, fobie e lunghe file alle farmacie e non solo in Cina o ad Hong Kong come si vede in queste immagini.
Mascherine sanitarie e corona virus: un binomio che raccoglie timori, fobie, lunghe file alle farmacie e non solo in Cina o ad Hong Kong come si vede in queste immagini. Su tutto regna la poca conoscenza effettiva sul loro uso, gli stessi interessati e più colpiti dal virus non sanno bene come utilizzarle, come riferisce questa residente di Bangkok a esempio:
"Ho appena visto in Tv che ogni volta dovresti girare il lato della mascherina a seconda dello stato se stai male un colore, se non stai male un altro. E' ancora tutto molto confuso".
A Prato, dove vive e lavora la seconda comunità cinese più grande d'Italia, si sono organizzati e stanno inviando le mascherine lì prodotte a Wuhan, dove è impossibile ormai trovarne e da dove - dal 3 febbraio - ripartirà a pieno regime la produzione. Il governo cinese dovrebbe sostenere le spese di spedizione da Prato.
Dal centro cinese di controllo per la prevenzione e le malattie, intanto, fanno sapere quando usarle: e cioè "là dove c'è molta densità di persone in posti pubblici, come parchi a esempio, - afferma il dottor Feng Zijian vice direttore del centro - se si è soli o si guida da soli o comunque se intorno ci sono poche persone invece non è necessario, non c'è trasmissione in queste situazioni".
Insomma è chiaro come emergenza e conoscenza spesso non vadano di pari passo.