Grecia: è calo demografico, il governo corre ai ripari
Direbbe Zygmunt Bauman, il filosofo, che la società è liquida/veloce e, forse, anche per questo, non si fanno figli. Un inverno demografico ancor più rigido in Grecia dove, dalla crisi iniziata nel 2010, si registra il più basso tasso di fertilità d'Europa.
Liquido e povero, dunque: due fattori che regalano al Paese ellenico un saldo nascite drammatico.
Secondo una recente ricerca dell'organizzazione "Dianeosis", entro il 2050 i greci passeranno dagli 11 milioni attuali a 8,8 milioni, con 1/3 della popolazione sarà over 60.
Il governo greco sta adottando misure finanziarie e assistenziali per le famiglie con figli. Un investimento per molti, senza però il capitale iniziale. Come nel caso di Iro Tsirigou, in attesa del primo figlio: ''La difficile situazione economica degli ultimi anni ha scoraggiato molte coppie a mettere su famiglia e a fare un figlio - dice Iro - noi eravamo una di quelle che ci stavano pensando. L'aiuto dello Stato è molto importante perché le spese sono elevate, da 5.000 a 10.000 euro''.
Il bonus bebé ammonta a 2000 euro: Atene stacca l'assegno per ogni nascita e lavora per rendere più accessibili gli asili nido: in Grecia solo il 13% dei bambini tra i 6 mesi e i 2 anni gode dei benefici dell'educazione della prima infanzia, contro una media europea del 26%.