Coronavirus: primo caso in Germania

Coronavirus: primo caso in Germania
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Di Cecilia Cacciottoeuronews
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L'Oms rassicura: progressi se lavoriamo tutti insieme. Non è un'altra Sars. La Francia sta testando uno strumento diagnostico che dia esito in poche ore

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Il coronavirus, che ha avuto nella città di Wuhan il suo focolaio, ha causato finora 106 morti, di cui 100 nella sola provincia di Hubei: sono gli ultimi aggiornamenti forniti dalle autorità cinesi, secondo cui i nuovi casi di contagio registrati sono stati quasi 1.300. Su scala mondiale con il coinvolgimento di una dozzina di Paesi, l'ultimo è la Germania, invece il bilancio sale a oltre quota 4.000.

Primo caso in Germania, secondo in Europa

La Germania è il secondo Paese europeo, dopo la Francia, in cui viene confermato un caso di contagio del nuovo coronavirus. Si tratta di un 33enne di Starnberg, a una trentina di chilometri da Monaco di Baviera, che sarebbe stato infettato, durante una formazione lavorativa nella sua azienda, da una collega cinese, proveniente da Shanghai. Quest'ultima, pochi giorni prima, aveva ospitato a casa sua i genitori, che vivono nella regione di Wuhan. "Possiamo dire che il paziente sta bene", dichiara la Ministra della Sanità bavarese, Melanie Huml. "Tuttavia, resta ancora in isolamento nella clinica Schwabing, a Monaco, dove è sotto controllo medico. L'indagine sta procedendo a pieno ritmo".

Ora la priorità è individuare tutte le persone entrate in contatto con l'uomo finito in ospedale, per prevenire la diffusione dell'infezione. Sarebbero una quarantina, tra colleghi di lavoro e famigliari. I contatti più stretti sono stati messi in quarantena, per 14 giorni, fino al termine massimo del periodo di incubazione del virus. "Il contagio è avvenuto probabilmente in un intervallo di tempo in cui la donna cinese era ancora priva di sintomi", spiega Andreas Zapf, capo dell'ufficio bavarese per la Sanità e sicurezza alimentare.

Il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha precisato questo martedì che la Germania era già pronta ad affrontare l'arrivo dell'infezione. "Ci si aspettava che il virus sarebbe arrivato in Germania", ha twittato. "Ma il caso in Baviera dimostra che siamo ben preparati".

Diffusione in Europa e il piano prevenzione europeo

Gli ultimi aggiornamenti arrivano mentre i governi europei stanno facendo evacuare i propri cittadini da Wuhan.

Spagna, Gran Bretagna e Germania hanno seguito l'esempio statunitense, in Francia dove sono stati confermati 3 casi, si cerca comunque di rassicurare, come fa il direttore generale del ministero della Salute:

"Stiamo usando un esame rapido che sarà disponibile nei prossimi giorni, e questo è importante per essere in grado di rassicurare le persone che temono di essere contagiate, avranno una diagnosi nel giro di qualche ora".

Intanto a Wuhan il blocco continua così come i divieti di viaggio in molti altri villaggi della Cina.

È una misura drastica che Pechino spera possa contenere la malattia.

Il sostegno del premier cinese

Il premier cinese Li Keqiang si è recato in prima linea a Wuhan, dove vivono circa 11 milioni di persone. qui ha visitato il centro di coordinamento delle operazioni. Ha incoraggiato i medici letteralmente soprafatti dalle richieste di soccorso.

Il premier ha peraltro visitato il cantiere che vede una mobilitazione quasi militare per costruire due ospedali speciali per far fronte all'emergenza. Il primo con 1.500 posti letto dovrebbe terminare la prossima settimana.

L'epidemia ha riportato alla memoria i ricordi dell'epidemia di Sars che ha avuto origine in Cina e ucciso quasi 800 persone. All'epoca le autorità cinesi erano state criticate per aver reagito troppo lentamente e non aver divulgato informazioni.

Le rassicurazione dell'Oms

Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione oggi è diversa. Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni unite ricorda una cosa fondamentale: "L'OMS ha sottolineato che possiamo fare progressi solo se lavoriamo tutti insieme. Ha fornito consulenza ai paesi su come identificare e prendersi cura delle persone infette di virus e su come proteggersi".

Al momento l'unica arma a disposizione è isolare i casi infetti.

La solidarietà dei cinesi di Prato

La comunità cinese di Prato è una delle più importanti in Italia, l'emergenza del coronavirus qui fa parlare. La città di Wuhan è lontana, ma la preoccupazione sale e la solidarietà cinese si tocca con mano. E molte associazioni cinesi stanno raccogliendo fondi per acquistare mascherine igieniche.

Intanto, le cerimonie previste per festeggiare il Capodanno cinese sono state cancellate.

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