Omaggio alle vittime dell'assedio di Leningrado

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A San Pietroburgo, in Russia, celebrato il sacrificio di almeno 800.000 persone durante l'offensiva nazista

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Con una cerimonia ufficiale nel cimitero monumentale di San Pietroburgo, in Russia, sono state commemorate le vittime dell'assedio di Leningrado, durante la Seconda guerra mondiale. Corone di fiori sono state deposte ai piedi del memorial che ricorda coloro che persero la vita durante l'assedio, a causa degli attacchi nazisti ma anche a causa degli stenti di quegli anni.

Tamara Chernykh è una delle sopravvissute e racconta: "Non c'era né luce né acqua e nemmeno riscaldamento, e faceva freddo... Eravamo ammassati tutti in un letto per riscaldarci, tutti vestiti... Un pezzo di stoffa faceva da tenda per la finestra..." Finora gli storici hanno indicato in almeno 800.000 le morti causate dall'assedio, tuttavia nuove ricerche avanzano cifre ancora più alte.

Tra il 1941 e il 1944 la città venne circondata dalle truppe naziste, che causarono alla popolazione civile indicibili violenze. Per anni Leningrado venne colpita con cadenza quotidiana da bombardamenti aerei e tiri di artiglieria che di fatto la rasero al suolo.

Dopo due anni di battaglie, solo nel 1943 l'Armata Rossa riuscì ad aprire un corridoio umanitario verso la città, ma ci volle ancora un altro anno di preparazione prima di riuscire a rompere l'assedio.

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