Il ritorno ad Auschwitz di Rita King a 75 anni dall'orrore

Rita King - sopravvissuta ad Auschwitz e intervistata da Euronews
Rita King - sopravvissuta ad Auschwitz e intervistata da Euronews Diritti d'autore Fermo immagine dal servizio
Di Simona ZecchiDarren McCaffrey
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

"Allora non avevo idea di cosa stessero facendo ma riuscii a passare le ispezioni ed è li che scoprii che si era fortunati se non si finiva nelle camere a gas. io ero una di loro", così una dei sopravvissuti emigrata a New York

PUBBLICITÀ

Sono 75 anni dall'orrore e per Rita King sopravvissuta ad Auschwitz è la prima volta. La prima volta senza orrore. Il nostro inviato, Darren McCaffrey, l'ha raggiunta ad Aschwitz dove Rita è tornata per ripercorrere insieme alla sua famiglia ciò che è stato.

"Non sono troppo ansiosa di tornare lì dove sono stata perseguitata e dove ho avuto timore per la mia vita, quando non sapevo cosa sarebbe stato di me ad Auschwitz".

L'apprensione di Rita si taglia col coltello e alla domanda su cosa si aspettasse di provare sono i suoi occhi che più delle parole rivelano le emozioni. Cresciuta a un paio d'ore dalla Polonia dell'est, Rita ricorda gli anni prima della guerra:

"Non era granché certo prima ma era casa. Stavo con i miei genitori e le mie sorelle mio fratello la mia famiglia avevo i miei zii li e all'improvviso non c'era più nessuno"
Rita King
Sopravvissuta ad Auschwitz

Nei suoi racconti si fa strada anche un aneddoto che spiega anche il ruolo della fortuna e del caso che in quei giorni terribili potevano avere una influenza:

"Un tedesco mi disse 'sei troppo giovane per stare qui, ti troverò un lavoro in cucina ' e così fece... Allora non avevo idea di cosa stessero facendo, ma riuscii a passare le ispezioni ed è li che scoprii che si era fortunati se non si finiva nelle camere a gas: io ero una di loro".

Dopo la liberazione Rita King riuscì a crearsi una nuova vita e una nuova famiglia a New York, la quale in parte ha scelto di accompagnarla nel viaggio a ritroso ad Auschwitz.

Rita King è soltanto una dei tanti milioni di persone che al contrario non sono sopravvissute alla evacuazione, alla persecuzione e alla soluzione finale poi. Per la paura che si possa tornare a quei giorni, anche solo parzialmente, Rita resta vigile e lancia un monito, mentre risponde alla domanda del nostro inviato sul passato che può sempre ritornare: "Non si deve non si può tornare indietro".

ASSOCIATED PRESS, Peter J. Carroll
29 agosto 1944 i soldati americani sfilano sugli Champs-ÉlyséesASSOCIATED PRESS, Peter J. Carroll

Risorse addizionali per questo articolo • Editing Italiano Simona Zecchi

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

La vita ad Auschwitz, oggi

A 75 anni dall'Olocausto, il cacciatore di nazisti è ancora alla ricerca dei criminali di guerra

Olocausto, la storia dei tatuaggi identificativi di Auschwitz-Birkenau