Spagna, il nuovo governo di Sánchez e Iglesias: "Andremo in un'unica direzione"

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Di Cristiano Tassinari
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Pronto a prestare giuramento, il nuovo governo di Pedro Sánchez, appoggiato da Podemos di Pablo Iglesias, si definisce "pluralista, ma pronto ad andare in una sola direzione". Si tratta del primo governo spagnolo di coalizione, dai tempi della fine della dittatura di Franco, nel 1975.

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MADRID (SPAGNA) - È sorridente Pedro Sánchez (47 anni), quando arriva questa domenica all'incontro con i giornalisti al Palazzo della Moncloa, sede dell'esecutivo, per le sue prime dichiarazioni da Presidente del Governo spagnolo.

Vincitore delle elezioni di novembre, Sánchez - leader del PSEO, il Partito Socialista spagnolo - ha dovuto tuttavia siglare un accordo di governo con il partito di sinistra, Podemos, di Pablo Iglesias.

Parola d'ordine: un'unica direzione

"È un governo pluralista, è un governo di coalizione, ma con un fermo proposito di unità. È un governo che si nutre di idee pluraliste, ma che cammina in una sola direzione.
Parlerà a più voci, ma sempre con la stessa parola".
Pedro Sánchez
Presidente del Governo spagnolo
AP
Sánchez nel mirino.AP

I "fantastici Quattro"

Quattro sono i vice-presidenti del governo: Carmen Calvo, Nadia Calviño (all'Economia), Pablo Iglesias (ai Diritti sociali e all'Agenda 2030) e Teresa Ribera (alla Transizione ecologica e Demografia).

Grafica Euronews

La nuova ministra degli Esteri è l'economista Arancha González Laya, 50 anni.

El Periodico
Arancha González Laya, nuova ministra degli Esteri.El Periodico

Primo governo di coalizione dal dopo-Franco

Questo è il primo governo spagnolo di coalizione dalla fine della dittatura di Franco nel 1975.

Sánchez ha promesso che sarà una legislatura di "dialogo sociale, territoriale e generazionale" affinché il paese, che da anni sta affrontando una crisi separatista in Catalogna, sia "una Spagna di convivenza e non di discordia".

Il governo-Sánchez , che presterà giuramento lunedì, ha ottenuto la fiducia martedì scorso, grazie all'astensione del partito separatista catalano (ERC).
In cambio della sua astensione, il partito ha ottenuto dai socialisti un imminente negoziato tra il governo centrale e il governo catalano per trovare una soluzione al "conflitto politico" in questa ricca regione del nord-est della Spagna.

Vox protesta

I partiti di destra e di estrema destra, in particolare Vox, sono contrari a questo accordo tra il governo e gli indipendentisti.

Domenica, migliaia di sostenitori di Vox hanno manifestato a Madrid e in altre città per denunciare un governo "nelle mani dei separatisti".

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