Australia, brucia anche la riserva ambientale dell'Isola dei Canguri

Australia, brucia anche la riserva ambientale dell'Isola dei Canguri
Diritti d'autore AP Photo/Rick Rycroft
Di Stefania De Michele
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Rifugio di numerose specie minacciate, Kangaroo Island è nella morsa del fuoco

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È stata descritta come le Galapagos dell'Australia. A lungo rifugio per diverse specie a rischio di estinzione - i canguri, i koala, i leoni marini, le oche di Cape Barren - anche l'Isola dei Canguri è adesso una fornace.
Gli incendi devastanti degli ultimi giorni hanno braccato e ucciso animali, e distrutto alberi di pino e di bluegum nelle riserve gestite dal Kangaroo Island Plantation Timber.

Il tweet del Guardian: "Incendi a Kangaroo Island: gravi timori per la fauna selvatica minacciata, dopo la stima di 25.000 koala uccisi".

L'Australia che brucia è la stessa che, ad apocalisse in corso, comincia a ipotizzare la stima dei danni, raddoppiata in due giorni con richieste di risarcimento pari a 700 milioni di dollari australiani, secondo l'Insurance Council of Australia.

Il tweet di WWF Australia: "Questa è un'emergenza. L'Australia è nella morsa degli incendi più catastrofici che il Paese abbia mai visto. Più di 8,5 milioni di ettari di terra australiana sono stati bruciati. E non è ancora finita".

I roghi, alimentati dalla siccità e dall'anno più caldo e secco del Paese, sono implacabili da settembre: finora le fiamme hanno ucciso 25 persone, mezzo miliardo di animali e distrutto 2.000 case.
"Gli incendi continuano a bruciare - dice il primo ministro australiano Scott Morrison - il fuoco continuerà a bruciare per i mesi a venire. Ed è per questo che oggi ho sottolineato che c'è uno stanziamento iniziale, aggiuntivo, di 2 miliardi di dollari. Se ne servono di più e il costo è più alto, allora ne verranno erogati di più".

Gli Stati che pagano lo scotto più alto sono il Nuovo Galles del Sud e Victoria. Nelle ultime ore la tregua è stata garantita da un abbassamento delle temperature e dalla diminuzione dei venti, ma il peggio non è passato. Le autorità australiane hanno richiamato in servizio oltre tremila riservisti per affrontare l'emergenza.

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