Cavalcare le onde per non dimenticare il dramma tsunami

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Diritti d'autore AP Photo/Jody Kurash
Di Debora Gandini
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Cavalcare le onde per non dimenticare il dramma tsunami. L'idea di un sopravvissuto indonesiano

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Cavalcare le onde per sconfiggere il trauma dello tsunami. Siamo a Banda Aceh, in Indonesia. Sono passati 15 anni, ma qui il ricordo di quella tragedia è ancora vivo. Era il 26 dicembre del 2004, quanto uno dei terremoti più violenti mai registrati provocò un grande maremoto nell’Oceano Indiano e la morte di centinaia di migliaia di persone.

Dery Setyawan, è un surfista indonesiano e un sopravvissuto. Con la sua tavola, ogni anno organizza un gara tra gli amanti delle onde. Un modo per non dimenticare chi non c’è più e per ricordare quanto è importante lottare sempre nella vita. "Ora quando guardiamo il mare, il nostro pensiero va oltre a quelle onde che ci hanno distrutto tutto”, racconta Dery. “Sono di nuovo nostre amiche. C’è chi ha pensato di non poter più surfare su acque che hanno fatto così tanti morti. Ma poi le cose cambiano. Anche se il ricordo resta.”

Per Dery, tuffarsi non è solo una sfida fisica ma anche emotiva. La maggior parte della sua famiglia e dei suoi amici sono stati spazzati via. La sua città natale Lampuuk è stata quasi completamente distrutta dallo tsunami ma nonostante la perdita, per lui l'acqua è stato un come modo per guarire le ferite. Un modo per essere in pace con il passato e guardare con ottimismo e fiducia al futuro.

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