Piccoli passi sul conflitto ucraino. Perché l'intesa resta lontana

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Di Sergio Cantone
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Piccoli passi sul conflitto ucraino. Perché l'intesa resta lontana

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Un successo a metà. Il grande ritorno della diplomazia nel Donbass, regala una serie di dichiarazioni d'intenti e cenni di reciproca e moderata intesa come non se ne vedevano da anni tra Kiev e Mosca. La linea del nuovo presidente ucraino Zelenskij sembra confortare le diplomazia di Francia e Germania. I colloqui si sono svolti all'Eliseo nel formato del gruppo di Normandia (Parigi, Berlino, Kiev e Mosca) per rilanciare almeno un cessate il fuoco più credibile in Ucraina orientale. Macron e Merkel esprimono moderata soddisfazione. Putin dice che le milizie filo-russe si atterranno a un silenzio delle armi esteso ed effettivo, ma allo stesso tempo detta le condizioni dicendo che "l'Ucraina deve modificare la sua costituzione per concedere l'autonomia alle province pro-Mosca del Donbass", le attuali Repubbliche popolari di Donec'k e di Luhansk. ll leader del Cremlino chiede inoltre "eguali diritti per le popolazioni russe che vivono in territorio ucraino". Condizioni che per Kiev restano al momento politicamente inaccettabili. Sono richieste che finora hanno fatto naufragare qualsiasi tentativo di riconciliazione i due grandi paesi slavo-orientali. Zelenskij ha ciononostante affermato che si è raggiunto un accordo per uno scambio di prigionieri e per un ulteriore ritiro delle forze militari da tre zone sensibili lungo la linea del fronte. Per la cancelliera Merkel invece occorre adesso "lavorare molto, molto duramente, non c'è dubbio, ma è l'occasione buona di nuovo". Eppure proprio la capa del governo federale si era presentata a Parigi come la meno propensa a tendere la mano Putin, per le recenti tensioni con Mosca per delle questioni di spionaggio. Oltretutto, l'esecutivo di Berlino non aveva fatto mistero del suo malcontento per le frasi di Macron sulla "morte cerebrale" della Nato e sul fatto che la Russia non "debba più esser considerata come il nemico" dell'Alleanza atlantica. Per Putin è comunque l'occasione di iniziare un processo di normalizzazione con l'Unione europea dopo la crisi della Crimea di cinque anni fa, e le conseguenti sanzioni. Il formato Normandia e il summit di Parigi, comunque non riguardano e non riguardavano affatto l'annessione, considerata illegale dalla comunità internazionale, della Penisola del Mar Nero.

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