Di Mose di alte maree e di alluvioni sono stati pieni i giorni ma per le altre città del mondo come funziona? Un nuovo studio evidenzia che entro il 2050 milioni di persone saranno costrette ad abbandonare le loro case
Di Mose di alte maree e di alluvioni sono stati pieni i giorni e proprio la scorsa notte il primo test di sollevamento delle paratoie del Mose eseguito alla bocca di porto di Malamocco, ha dato risposte positive a tre settimane dalla grande acqua alta di 187 cm del 12 novembre. Ma per le altre città del mondo come funziona: c'è un modello Mose? E poi quali sono i dati di innalzamento dei mari per i prossimi anni?
Un nuovo studio evidenzia che quasi 300 milioni di persone potrebbero essere costrette ad abbandonare le loro case entro il 2050. Il continente che più dovrà farci i conti è l’Asia. Ne abbiamo parlato con l'oceanografo dell'Ismar di Venezia Georg Umgiesser.
Secondo Umgiesser un fattore che ha fatto la differenza nella scelta del modello fra Venezia e altre città europee con gli stessi problemi è l'aspetto estetico. Il meccanismo è spiegato nell'intervista che vi proponiamo qui.
L'oceanografo ci aveva già avvisati sulla insostenibilità a medio termine del Mose in sé. Leggi qui. Intanto la prova del Mose, ha dato appunto il suo primo ok. Una prova parziale quella svolta di innalzamento delle paratoie alla bocca di porto di Malamocco, la più ampia delle tre (oltre a Malamocco il Mose dovrà chiudere anche le bocche di porto di Chioggia e del Lido) si è svolta senza problemi, dopo che un mese fa era stata rinviata per alcune vibrazioni registrate nei condotti di pompaggio dell'aria compressa.