Emergenza clima: in Macedonia, il lago di Prespa rischia di scomparire

Emergenza clima: in Macedonia, il lago di Prespa rischia di scomparire
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Di Antonio Michele StortoBorjan Jovanovski
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Il nostro reportage, alla vigilia della conferenza di Madrid

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Mentre a Madrid ci si prepara per la Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite**,** in Macedonia settentrionale c'e chi il fenomeno lo tocca drammaticamente con mano.

Negli ultimi anni, il lago di Prespa - che fa sponda con Grecia e Albania, ma ha rappresentato un formidabile indotto turistico soprattutto per la Macedonia - si è ritirato con un accelerazione drastica: gli ultimi 45 metri di ritiro della linea dell'acqua si sarebbero registrati nel solo 2018.

REUTERS/Ognen Teofilovski
Estate 2014, bambini giocano sul lago di PrespaREUTERS/Ognen Teofilovski

Secondo l'Istituto meteorologico della Macedonia del Nord, che da tempo segnala un trend di aumento della temperatura nella zona, i cambiamenti climatici, pur non essendo l'unica ragione, restano il principale indiziato. "Il basso livello del lago - illustra il ricercatore Atanas Ugrinovski - è dovuto principalmente a fattori naturali, al pescaggio persistente nel periodo passato, all'assenza di piogge e all'inverno relativamente secco. Inoltre, stiamo assistendo ad un aumento delle temperature negli ultimi anni".

Questa tendenza ha rapidamente influenzato lo sviluppo socio-economico di un'area già povera, che per anni si è sostenuta principalmente sul turismo. Boshko Dimovski è proprietario di un bar sulla spiaggia sulla riva del lago. "E' molto improbabile che Prespa si sviluppi nel prossimo futuro - spiega - dato che il lago si sta ritirando rapidamente. Fanghi e limo stanno emergendo, le persone se ne vanno e i turisti vengono una volta, vedono cosa sta succedendo e non tornano più".

Anche le ONG locali esprimono preoccupazione e chiedono l'adozione di misure di emergenza per impedire il futuro ritiro del lago.

"Si tratta di un problema di stato - spiega Marija Eftimovska di Ecogerila Prespa - che riguarda tutte le regioni che ne condividono le rive e che devono adottare un approccio comune nell'affrontare la questione. Tuttavia, tutto si riduce a riunioni, alla preparazione di piani di attività e all'adozione di misure non vincolanti, invece di ricorrere alla soluzione di questo problema sempre più allarmante".

Al momento, secondo gli esperti, la regione si trova di fronte a un disastro ecologico che potrebbe essere risolto solo con un approccio trilaterale, coinvolgendo anche Grecia e Albania. Che della risuluzione del problema, però, non sembrano davvero preoccuparsi molto.

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