COP25: il menu sostenibile senza carne per la tutela dell'ambiente

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Di Stefania De Michele
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A Madrid il momento conviviale per abbattere l'impronta ecologica

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Dì loro cosa mangiano e gli ricorderai cosa perseguono. È così che, parafrasando Feuerbach, alla COP25 di Madrid, l'emergenza climatica si affronta anche a tavola . Bandita la carne, la cui impronta ecologica ha un rilevante impatto climatico, gli chef spagnoli Roca, tre stelle Michelin, hanno proposto un menu sostenibile a base di proteine vegetali.

"Quello che voglio - ha detto il premier spagnolo Pedro Sánchez rivolgendosi a Guterres - è quello che vuole la maggioranza della popolazione. Questo incontro è un punto di svolta, per evitare quello che lei, Segretario generale, ha menzionato nel suo discorso di apertura e per operare per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici".

Nel tweet di Sánchez: "Multilateralismo per affrontare l'emergenza climatica. Abbiamo bisogno di più azioni da parte di tutti i Paesi per limitare l'aumento di 1,5 gradi nel nostro pianeta. COP25 deve essere decisivo per evitare un punto di non ritorno. È una sfida che riguarda tutta l'umanità".

"Credo che con l'Europa unita su questo - ha rilanciato António Guterres - sia possibile un negoziato di successo con gli altri attori chiave, siano essi Stati Uniti, Cina, India, Giappone. E abbiamo bisogno di questo negoziato per essere sicuri di riuscire a sconfiggere efficacemente il cambiamento climatico".

Il tweet di Guterres: "Tutti i nostri sforzi #ClimateAction saranno completamente vanificati senza il pieno impegno dei grandi inquinatori. Stiamo ancora aspettando un movimento di trasformazione dalla maggior parte dei paesi del G20, che rappresentano i tre quarti delle emissioni globali. #COP25"

Alla COP vanno in scena forma e sostanza in una cornice che ha il compito di sensibilizzare sulla deriva ambientale. Come nel caso dei Pollution Pods dell'artista scozzese Pinsky: stanze nelle quali il visitatore viene avvolto in per ovvie ragioni innocue nebbie scure che riproducono gli ambienti più insalubri di alcune delle metropoli più inquinate al mondo.

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