"Green Friday": lo sciopero mondiale per il clima e contro il consumismo

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Di Stefania De Michele
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Ancora mobilitati i giovani in tutta Europa nel giorno del Black Friday

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Da Atene a Parigi, passando per Berlino e Milano: il "Green Friday", la quarta edizione dello sciopero generale per il clima, accende il villaggio globale in alternativa al Black Friday. E non è un caso: è la replica al picco consumistico con la declinazione green della decrescita felice.

Gli attivisti hanno le idee chiare, come la giovane manifestante greca che dice: "Sono qui oggi perché, quando voi sarete morti, io sarò ancora viva e sarò io quella che si occuperà di ciò che ci avete fatto. È la nostra vita in discussione, non la vostra".

Un altro ragazzo decrive scenari drammatici: "Sono qui - spiega - perché questo è il grande problema che riguarda tutti. Tutto questo deve finire perché potrebbe esserci presto un'estinzione di massa".

Lunedì si apre a Madrid l'annuale conferenza sul clima dell'Onu e la mobilitazione rinnova la richiesta, diventata un mantra dalla nascita dei "Fridays for Future", di mettere la questione ambientale in cima all'agenda politica per scongiurare lo sfruttamento fuori controllo delle risorse, che impoverisce il pianeta e aumenta il riscaldamento globale.

"Block Friday" così è stata chiamata la mobilitazione di Milano: un attacco al consumismo portato alle estreme conseguenze di cui il Black Friday è un simbolo. Un approccio alla vita che, tra le altre cose, dicono i manifestanti, diminuisce diritti e stipendi di tanti lavoratori che sono impiegati nel sistema ".

Loro, i giovani, sono gli agit prop dell'ambiente: con il tam tam dei social tengono alta l'attenzione sui temi chiave dello sviluppo sostenibile. Greta Thunberg ha ricordato con un tweet che "a settembre sono scese in strada nel mondo 7,5 milioni di persone" e che adesso c'è bisogno di tutti.

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