Possibile svolta nell'inchiesta del delitto Caruana

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Di Paolo Alberto Valentieuronews
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Arrestato qualche giorno l'uomo sospettato di essere un intermediario del delitto potrebbe avere la grazia se aiuterà la giustizia maltese ad arrestare i mandanti dell'assassinio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia

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Trattiva riservata per la possibile grazia presidenziale a Malta destinata all'intermediario fra i mandanti e gli esecutori dell'assassinio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia uccisa con una bomba nella sua auto il 16 ottobre 2017.

Faceva parte di una associazione a delinquere

Un uomo arrestato alcuni giorni fa a Malta con l'accusa di essere l'intermediario fra i mandanti e gli esecutori materiali dell'omicidio, potrebbe godere di una grazia presidenziale in cambio di informazioni vitali per ricostruire il caso e l'identità dei mandanti. Lo hanno scritto alcuni media maltesi, fra cui Times of Malta e Malta Today.

Un esperto di riciclaggio

L'uomo, che sembrerebbe aver accettato di collaborare con la giustizia, farebbe parte di un'associazione a delinquere dedita al riciclaggio di fondi neri. Le condizioni per la sua grazia sono state oggetto di intense discussioni fra il ministro della giustizia e il premier, Joseph Muscat che pure non sopportava le inchiesta della Caruana Galiza e l'aveva anche denunciata. Muscat e la defunta giornalista erano stati protagonisti di un’accesa controversia.

Una giornalista molto scomoda

Le indagini della giornalista assassinata avevano toccato svariate questioni delicate a Malta, dal coinvolgimento delle banche locali nel riciclaggio di denaro, alla corruzione dei politici per raggiungere anche il buco nero dei Panama papers.

Caruana Galizia, che gestiva fra l'altro un blog anticorruzione, è stata eliminata in modo clamoroso con una bomba che ha distruto la sua automobile e il caso ha sollevato interrogativi sullo stato di diritto e le trame occulte nell'isola. Nel dicembre scorso sono stati arrestati i 3 probabili esecutori del crimine. L'indagine ha evidentemente messo in imbarazzo diversi settori del potere a Malta.

Sebbene il governo e la polizia non avevano rilasciato dichiarazioni subito dopo la custodia cautelare dell'uomo il premier aveva detto di voler arrivare alla verità anche se la cosa potrebbe condurre a "decisioni difficili".

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