Strade, scuole e banche chiuse in Libano

Strade, scuole e banche chiuse in Libano
Diritti d'autore 
Di Cinzia Rizzi Agenzie:  AP
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

I manifestanti, che scendono in piazza da ormai un mese, hanno bloccato alcune arterie stradali nel Paese mediorientale

PUBBLICITÀ

Strade e autostrade bloccate in Libano, questo giovedì. Penumatici e filo spinato sono stati posti sulle principali arterie stradali, che collegano il nord con il sud del Paese, dai manifestanti, che protestano da ormai un mese contro il governo, ma più in generale contro la corruzione e il "sistema". Chiuse anche scuole, università e banche, mentre la crisi politica e finanziaria continua ad aggravarsi. "Continuiamo a credere e ad avere speranza che il Libano torni a splendere e diventi la perla del Medio Oriente e sicuramente abbiamo il sostegno delle Nazioni Unite", dichiara un dimostrante.

Nonostante le dimissioni del governo, il presidente libanese non ha ancora avviato le consultazioni parlamentari, per nominare un Primo Ministro, che possa formare un nuovo esecutivo.

Un mese di proteste, riforme e dimissioni

Le proteste in Libano sono iniziate a fine settembre, ma sono entrate nel clou a metà ottobre. Diverse centinaia di persone sono scese inizialmente in piazza a Beirut, per protestare contro la crisi economica, innescata dalla svalutazione della lira libanese, per la prima volta in 22 anni. I manifestanti accusavano i leader politici di essere i responsabili di questa situazione, alimentata dalla diffusa corruzione. L'allora premier Saad Hariri aveva quindi annunciato un pacchetto di riforme, concordato dalla coalizione di governo, per fronteggiare la crisi. Le misure includevano una riduzione del 50% degli stipendi dei ministri, un tetto salariale per giudici e funzionari governativi, l'applicazione di una tassa del 25% su banche e compagnie assicurative e il blocco dei tagli alle pensioni degli esponenti dell'esercito e delle forze di sicurezza. Questa iniziativa governativa non era però bastata a placare l'ira dei libanesi, che hanno continuato a scendere in strada, anche dopo le dimissioni di Hariri.

REUTERS/Andres Martinez Casares
Proteste in Libano, 13 novembre 2019REUTERS/Andres Martinez Casares

Per approfondire:  Come funziona il governo del Libano | euronews risponde

Video editor • Cinzia Rizzi

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

A Beirut torna la protesta mentre il Paese è ancora in stallo politico

Georgia: primo voto del Parlamento sulla controversa legge sugli agenti stranieri, è protesta

Protesta in Georgia contro la "legge russa" sugli agenti stranieri, scontri con la polizia e arresti