Nato nell'India profonda, in una famiglia poverissima, studia dai Gesuiti e decide di fare l'imprenditore nel campo dell'acciaio
Chi è Mr. Mittal, il re dell'acciaio?
È nel 2006 che n Europa si comincia a parlare più insistentemente di Lakshmi Mittal, di quest'indiano di 58 anni, che battendo i concorrenti acquista Arcelor Steel, gruppo europeo dell'acciaio.
Ma per gli addetti ai lavori il nome Mittal rappresenta una certezza già dal 1976, quando il giovanissimo Lakhsmi affascinato dai forni delle acciaierie, che danno lavoro e sfamano anche l'India, fiuta l'aria e crea la sua prima azienda: la Lnm Group, con sede in Indonesia, che registra una produzione 26 mila tonnellate e un milione di utili.
Sarà poi fiuto, sesto sesto uniti a grandi capicità e abilità che acquisirà stabilimenti in Canada in Germania per poi tornare in Asia dove rileverà stabilimenti obsoleti nelle vecchie repubbliche sovietiche.
Nel 2004 quando la sua società diventa Ispat Mittal Steel è già il più grande produttore d'acciaio al mondo.
Quasi un predestinato
La storia di Lakshmi Mittal è una bella storia. Nasce nel 1950 a Sadulpur nel Rajasthan, è il più grande di 5 figli, studia dai Gesuiti e si laurea con ottimi voti nelle materie scientifiche.
Il padre vorrebbe per lui un posto fisso, ma Lakshmi ha una marcia in più e decide diversamente. Nel 1976 inizia la sua avventura nell'acciaio, nel giro di 30 anni diventerà il numero uno dei produttori di acciaio. Per Forbes è uno dei 10 miliardari del mondo e la sua creatura vale più di 100 miliardi di sterline.
Nel 2006 nasce appunto il colosso Arcelor Mittal ed è con un bagaglio di oltre 96 milioni di tonnellate di acciaio prodotte nel 2018 e un fatturato miliardario che la società si presenta a Taranto per ridare ossigeno all'ex Ilva. Il resto è storia di questi giorni.