Primo bilancio a 27, principale finanziatore in termini assoluti è la Germania, in termini relativi il Lussemburgo. L'Italia partecipa con 15 miliardi annui
Finanziare l'agricoltura, la politica di coesione, i fondi regionali, il programma horizon, l'erasmus e i programmi ambientali. Mantenere gli stessi standard di prima con un membro pagante in meno: la Gran Bretagna. È l'obiettivo del bilancio dell'Unione 2021- 2027 di cui questo martedì è stata presentata una bozza, una proposta.
La commissione propone livelli d'impegno leggermente inferiori a quelli attuali in termini relativi; se nel bilancio 2014-2020 mediamente l'impegno di ogni Stato è per un 1,13 % del reddito nazionale lordo, nel prossimo bilancio si scende all'1,11 % ma l'europarlamento chiede, invece, un impegno finanziario maggiore di ognuno.
Comunque il bilancio entrerà in vigore dal primo gennaio 2021 c'è tempo, dunque, ancora, per discuterne.
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Germania primo contributore in termini assoluti, Lussemburgo in termini relativi
Con quale cifra i singoli stati dovranno contribuire è frutto di un complesso incrocio di dati: inflazione, reddito nazionale lordo, la crescita di ognuno. Sarà la Germania il primo contributore in termini assoluti, seguita da Francia, Italia, Spagna; in termini relativi il primo contributore diventa il piccolo Lussemburgo conferendo l'1,08% del prodotto nazionale lordo, è seguito da Estonia e Bulgaria.
Per l'Italia i "saldi" restano quasi invariati: conferirà in media 15,27 miliardi di euro l'anno a fronte dei 14,91 di oggi; torneranno indietro benefici al Paese per 81,63 miliardi di euro l'anno derivanti dall'appartenenza al mercato unico.