Bce: il giorno di Christine Lagarde

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Di Salvatore Falco
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Bce: il giorno di Christine Lagarde. L'ex direttrice dell'Fmi avvia la sua presidenza tra le proteste e chiede uno sforzo maggiore a quei paesi della zona euro che possono permetterselo

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Prima donna a dirigere la Banca centrale europea, Chirstine Lagarde avvia la sua presidenza tra le proteste.

Gli attivisti dell'associazione Attac le hanno ricordato le loro priorità: "Siamo solidali con Friday For Future - dice Hajo Kuehn, attivista di Attac - il movimento chiede che la politica di acquisto delle obbligazioni sia più trasparente e che si cambi direzione: bisogna fissare gli obiettivi partendo dalla difesa dell'ambiente".

Una priorità già annunciata dall'ex direttrice del Fondo monetario internazionale durante l'audizione al Parlamento europeo: "Il cambiamento climatico è una delle sfide globali più pressanti che la società di oggi deve affrontare. La mia opinione personale è che ogni istituzione debba mettere il pericolo del cambiamento climatico e la protezione dell'ambiente al centro della propria missione".

La Lagarde chiede uno sforzo maggiore a quei paesi della zona euro che possono permetterselo: "I Paesi, soprattutto quelli che hanno fondi nel bilancio, non hanno fatto lo sforzo necessario - ha detto - E penso a quei Paesi che in questo momento sono in persistente surplus di bilancio, come i Paesi Bassi, la Germania ed altri nel mondo".

Di norma i funzionari della BCE evitano di indicare i singoli paesi nelle dichiarazioni pubbliche. Il governo tedesco non è stato contento della puntualizzazione.

"Le proiezioni degli investimenti del governo tedesco per il prossimo decennio, e si include l'accordo sul pacchetto clima, sono di 550 miliardi di euro. Un bel po' di soldi", ribatte il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz.

Scholz ha voluto precisare che nessun governo tedesco ha mai investito di più. L'altro scoglio sarà proprio quello di imparare la lingua di Goethe: un compito che la vede già impegnata con l'ingaggio di un "insegnante".

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