Brexit: se il Parlamento non ce la fa, la parola passa ancora agli elettori

Brexit: se il Parlamento non ce la fa, la parola passa ancora agli elettori
Di Stefania De Michele
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Il Regno Unito torna alle urne il 12 dicembre prossimo

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Può essere considerata una resa: l'abdicazione delle prerogative parlamentari, esercitate sinora senza successo. Può essere vista come la vittoria del premier britannico Boris Johnson che, al quarto tentativo, ottiene le elezioni anticipate. Sta di fatto che prima di Natale il Regno Unito torna al voto.

Spetta allo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, annunciare i numeri della svolta: 438 a favore del disegno di legge, presentato dall'esecutivo Johnson, per ottenere la convocazione di elezioni anticipate il 12 dicembre prossimo. Solo 20 i contrari, grazie anche al cambio di direzione di parte delle opposizioni, come libdem e nazionalisti scozzesi che hanno abbandonato il fronte del no.

"Non ci resta altra scelta che rivolgerci al Paese, liberarci da questa impasse e permettere a tutti noi di sottometterci, come dobbiamo, in tutta umiltà, al giudizio dell'elettorato - dichiara Boris Johnson - è necessario andare al voto per consentirci di perseguire la nostra causa e, soprattutto, per permettere a un parlamento nuovo e rivitalizzato, con un nuovo mandato, di dare seguito alla volontà popolare e portare a termine la Brexit".

Se solo 24 ore prima il partito laburista aveva riproposto il muro allo scioglimento delle Camere, la breccia aperta dalle altre forze di opposizione non ha consentito a Jeremy Corbyn di mantenere le posizioni, in particolare dopo la proroga alla Brexit e lo scongiurato rischio 'no deal'.

I laburisti sostengono un'elezione generale perché vogliamo che il Paese si liberi di questo governo conservatore spericolato e distruttivo
Jeremy Corbyn, leader laburista

I sondaggi danno però ragione ai conservatori di Johnson che - secondo gli umori pre elettorali - avrebbero 10 punti percentuali di vantaggio sui laburisti. Ma lo psicodramma Brexit ha affaticato ampie fasce di elettori rendendo imprevedibile il risultato.

Se le urne non dovessero regalare un risultato chiaro, la Brexit e l'opzione opposta del Remain tornerebbero nelle paludi di Westminster. Con la nuova scadenza, fissata adesso a fine gennaio.

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