Brexit: rinvio a gennaio 2020, via libera dall'UE

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Di Euronews
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L'UE concede una nuova proroga al Regno Unito. Londra aveva inviato dieci giorni fa due lettere, una per il rinvio e l'altra contro, una firmata dal premier e l'altra no.

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Rinvio fino alla fine di gennaio del 2020: la storia infinita della Brexit avrà una nuova tappa, o almeno glielo concede l'Unione europea. È il presidente del Consiglio UE, Donald Tusk, a dire che tutti i 27 Paesi membri hanno dato l'accordo per l'ulteriore rinvio.

Si è trattato di una procedura rapida, per lettera, senza che si sia resa necessaria la convocazione di un nuovo Consiglio.

Il "si" europeo fa seguito alla contradditoria richiesta della controparte britannica, con due lettere inviate una decina di giorni fa: una nella quale si chiedeva il rinvio, mentre l'altra chiedeva di ignorare la richiesta.

La prima era obbligatoria, in quanto dava seguito alle decisioni del Parlamento che aveva per l'appunto richiesto al governo di chiedere il rinvio fino al 31 gennaio. Questa, pur inviata dall'esecutivo, non portava la firma del premier, Boris Johnson, che ne aveva invece mandata un'altra, nella quale chiedeva di ignorare la richiesta di rinvio, dicendosi certo di poter convincere il Parlamento ad approvare, entro la scadenza del 31 ottobre, l'accordo raggiunto con Bruxelles.

A tre giorni dal termine e poche ore prima che la Camera dei Comuni si riunisca per decidere di eventuali elezioni anticipate, Bruxelles ha dunque sconfessato Johnson facendo al contempo prova di pragmatismo: rinvio concesso fino al 31 gennaio 2020.

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