Catalogna, via alle "Marce per la Libertà"

Catalogna, via alle "Marce per la Libertà"
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Di Luca Colantoni
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Barcellona si prepara per nuove manifestazioni di massa per l'indipendenza. Le cosiddette "marce per la libertà", cinque in totale, sono partite questo mercoledì da diverse parti della regione, in direzione di Barcellona, dove hanno in programma di arrivare venerdì.

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Barcellona si prepara per nuove manifestazioni di massa per l'indipendenza. Le cosiddette "marce per la libertà", cinque in totale, sono partite questo mercoledì da diverse parti della regione, in direzione di Barcellona, dove hanno in programma di arrivare venerdì per manifestare contro la sentenza per i nove indipendentisti. Le strade principali della Catalogna sono state teatro di enormi mobilitazioni di massa che hanno inevitabilmente influenzato il traffico, sebbene in generale l'atmosfera sia chiaramente più tranquilla di quella vissuta in questi giorni a Barcellona dove si sono registrati due giorni di continue violenze da parte dei manifestanti. Un caos che ha avuto come risultato 50 persone arrestate e 140 ferite, di cui 72 agenti di polizia, secondo fonti del Ministero dell'interno.

Tsunami democratico: chi sono?

Euronews ha ospitato l'analista politico Carlos Carnicero, per una sua disamina sulla situazione: "Stiamo vedendo come le manifestazioni stanno diventando sempre più violente. Sono guidate da un gruppo chiamato" Tsunami democratico "e non è molto chiaro chi ci sia dietro. Ed è vero che è come uno tsunami, perché ieri sera abbiamo visto Barcellona invasa di persone. È preoccupante, pero', vedere un presidente catalano non condannare la violenza e dire "ok, hai il diritto di manifestare, ma sempre pacificamente".

Barricate e falò

Il Ministero dell'Interno ha anche riferito dell'esistenza di oltre 150 barricate con falò nella sola Barcellona, oltre a molte altre distruzioni nell'arredamento urbano. Mercoledì il governo della Catalogna si è riunito con urgenza per far fronte all'ondata di rivolte, sebbene il presidente Torra non abbia fornito per il momento alcuna spiegazione lasciando la riunione per unirsi alle "marce per la libertà".

La risposta di Madrid

A Madrid, il governo centrale spagnolo ha esortato Torra a condannare la violenza e allo stesso tempo rispondere alla sfida dell'indipendenza. Pedro Sánchez ha ricevuto i leader dei principali partiti dell'opposizione. Insieme cercheranno una risposta a un problema in un luogo, la Catalogna, dove è anche pieno di persone non nazionaliste:

"La società catalana è una società multiculturale - sostiene Carnicero a Euronews - il sostegno all'indipendenza è attualmente pari a circa il 44% della popolazione. Bisogna capire che non si tratta tanto del popolo catalano contro il resto della Spagna, quanto della società catalana nella quale alcune persone sono favorevoli all'indipendenza ma, secondo i sondaggi, non sono nemmeno la maggioranza".

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