Prestito dell'Uomo Vitruviano al Louvre, per il ministero lo stop è "incomprensibile"

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Di Giulia Avataneo
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Il ministero è convinto di poter sbloccare il prestito all'udienza del 16 ottobre

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Una scelta "incomprensibile". Così il ministero della cultura italiano commenta la sospensiva del tribunale amministrativo regionale veneto, che ha bloccato il prestito dell'Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci al Louvre di Parigi.

Dopo un ricorso dell'associazione Italia Nostra, che insisteva sulla fragilità dell'opera, custodita all'Accademia di Venezia, il Tar ha deciso di vederci chiaro. L'udienza è stata fissata in tutta fretta il 16 ottobre, giusto una settimana prima dell'inaugurazione della grande mostra che nella capitale francese celebrerà il genio toscano a 500 anni dalla morte. Ma intanto il tribunale ha fermato il trasloco, appellandosi a una procedura "poco trasparente" da parte dell'amministrazione pubblica.

A meno di altri colpi di scena quindi, l'Uomo Vitruviano non potrà dunque comparire nello stesso museo della Gioconda. Una scelta che adesso mette in discussione l'intero accordo per lo scambio di opere d'arte tra l'Italia e la Francia, che avrebbe dovuto ricambiare prestando alcune opere di Raffaello, per il cinquecentenario del 2021.

La notizia della sospensiva del Tar sul profilo di Italia Nostra
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