Dopo la visita in Montenegro e Macedonia del Nord, Il Segretario di Stato americano si sposta in Grecia
"Nessun Paese può tenere in ostaggio l'Europa quando si tratta di esplorare fonti energetiche nel Mar Mediterraneo": parole del Segretario di Stato Mike Pompeo, in visita ad Atene, in relazione alle trivellazioni previste dalla Turchia nei pressi di Cipro.
"Abbiamo detto ai turchi che la trivellazione illegale è inaccettabile - dice Pompeo - e continueremo ad intraprendere azioni diplomatiche per assicurarci che, come sempre, si tengano solo attività lecite".
La nave da trivellazione "Yavuz", che la Turchia aveva ritirato dalle acque al largo di Cipro, è di nuovo attiva e rimarrà nel Mediterraneo orientale, data la sua rilevanza strategica.
"I recenti movimenti della Turchia nell'area 7 della Zona Economica Esclusiva - afferma il Premier ellenico KYRIAKOS MITSOTAKIS - violano palesemente i diritti sovrani di Cipro".
"Pompeo e il Ministro degli Esteri ellenico, Nikos Dendias, hanno firmato un aggiornamento del patto di cooperazione tra Grecia e Stati Uniti - dice la giornalista di Euronews, NIKOLETA DROUGKA -, che consente una più forte presenza militare americana nella Grecia centro-settentrionale e dimostra il rafforzato interesse di Washington per i Balcani e il Mediterraneo orientale.
Atene afferma che il patto equivale ad un potenziamento militare della Grecia, ma anche ad un messaggio per coloro che agiscono al di fuori del Diritto internazionale".
Intanto, i Partiti della Sinistra ellenica hanno protestato contro la visita di Pompeo e il nuovo accordo con una marcia davanti all'Ambasciata statunitense, a seguito della quale ci sono stati lievi scontri con la Polizia.
Tra Montenegro e Macedonia
In Macedonia del Nord, il Segretario di Stato americano aveva fatto tappa dopo aver visitato il Montenegro.
Skopje sta per diventare il trentesimo membro della NATO: l'iter dovrebbe essere formalizzato entro l'inizio del 2020. Ma, con i leader balcanici, Pompeo ha anche sottolineato le possibili tensioni derivanti dagli investimenti cinesi in tecnologia e nei grandi progetti infrastrutturali nella regione.
Parlando a Euronews dopo l'incontro con il Segretario di Stato, il Presidente della Macedonia del Nord Stevo Pendarovski ha detto che gli Stati Uniti stanno riaffermando la propria influenza politica per accelerare i processi di integrazione euro-atlantica.
"Mi sembra - dice il presidente macedone - che gli Stati Uniti stiano tornando nei Balcani, e c'è in questo una sorta di simbolismo. La visita di Pompeo è in sostanza il segnale che gli Stati Uniti hanno finalmente deciso di dedicarsi a risolvere, o ad aiutare a risolvere, le questioni in sospeso nella regione".
Con un occhio agli equilibri dei Paesi dell'Est Europa:
Nell'agenda di Pompeo e Pendarovski anche i rapporti dei Balcani occidentali con Russia e Cina, in una sorta di cerniera a est che gli Stati Uniti non vogliono trascurare, ancor più in relazione alle pesanti campagne di propaganda politica di cui la Macedonia del Nord è stata oggetto, come dichiara lo stesso presidente macedone, che aggiunge: "Non abbiamo esperienza in questo campo, abbiamo ricevuto molto sostegno dai nostri alleati occidentali. Gli Stati Uniti sono stati gli attori principali in questo campo e gliene siamo davvero grati".