Afghanistan: vince la paura di votare. Dalle prime ore del mattina, operazioni di voto scandite da esplosioni e bombe. Una minaccia che ha pesato sull'affluenza nonostante una proroga di 2 ore.
Talebani all'attacco in tutto l'Afghanistan contro le elezioni presidenziali. Secondo la Commissione elettorale, sono stati aperti 4.500 seggi, ma di oltre 800 i responsabili mancano all'appello. In alcune aree, invece, mancava anche il materiale elettorale.
72 mila gli uomini delle forze di sicurezza in strada. Ma questo non ha impedito, sin dalle prime ore del mattina, che le operazioni di voto fossero scandite da esplosioni e bombe da nord a sud. Una minaccia che ha pesato sull'affluenza nonostante una proroga di 2 ore.
Ci sono diversi morti, tra cui un bambino che ha perso la vita nella zona di Helmand e una donna a Urozgan dopo un attacco missilistico.
Emergency conferma che 18 persone rimaste "ferite in diverse zone sono ricoverate" nel suo ospedale di Kabul.
È la quarta volta che l'Afghanistan torna a votare dalla caduta del regime talebano. A confrontarsi sono il capo di Stato uscente Ashraf Ghani e Abdullah Abdullah, il capo del traballante governo di unità.
Su 35 milioni di abitanti, sono 9,6 milioni gli elettori registrati, frenati, anche, dalle attese accuse di frodi e irregolarità.