Thomas Cook: l'aviazione civile britannica a disposizione dei turisti

Thomas Cook: l'aviazione civile britannica a disposizione dei turisti
Diritti d'autore REUTERS/Jorge Delgado
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Di Cecilia Cacciotto
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Il Regno Unito ha messo a punto un imponente sistema per far rimpatriare i turisti. Tra difficoltà e incredulità, le code infinite agli aeroporti

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Fare la coda per tornare a casa. Sono i migliaia di turisti della Thomas Cook che in queste ore dovevano tornare a casa.

Si stima che siano circa 600 mila i vacanzieri interessati e il Regno Unito sta effettuando in queste ore il più importante rimpatrio che sia stato mai messo a punto dalla Seconda guerra mondiale. 

I collegamenti speciali sono già iniziati ieri mattina e non comportano costi extra grazie al meccanismo Atol, fatto al momento della prenotazione, che tutela i consumatori britannici in caso di fallimento della compagnia aerea, riportandoli a casa gratuitamente.

 Negli aeroporti delle vacanze  si respira l'aria della fine, come ci dice Amanda: "Mi spiace veramente tanto per quello che sta accadendo alla Thomas Cook ma è brutto finire le vacanze così".

Tony spende una parola anche per i dipendenti: "Mi spiace per i dipendenti più di tutto, che comunque sono stati deliziosi con noi. È triste che finsca così ma è la vita". 

Lo storico tour operator ha annunciato la bancarotta all'alba del 23 settembre, dopo una nuova tornata negoziale con i creditori andata a vuoto, le conseguenze sono al momento incalcolabili; Thomas Cook non sarebbe in grado di pagare i propri fornitori, il periodo dei pagamenti è proprio questo, arriva subito dopo l'intensa stagione estiva.

Tra i turisti britannici, 50 mila circa sono bloccati in Grecia, 20 mila in Turchia, 15 mila a Cipro e circa 5000 in Tunisia.

Il sistema Thomas Cook era onnicomprensivo, si prenotava il pacchetto vacanze, che comprendeva voli e alberghi, ancora in voga in Germania, che stima siano circa 140 mila i turisti in vacanza al momento con Thomas Cook, in altri Paesi è stato rimpiazzato dal più flessibile fai da te. I voli low cost hanno avuto sicuramente un impatto importante nel declino dei tour operator e nel fallimento di Thomas Cook.

L'ente italiano per l'aviazione civile ha confermato a euronews, l'impatto per l'italia è minimo.

"Il fallimento della società Thomas Cook sta avendo un impatto limitato in Italia in quanto i voli attualmente operati sono solamente sull'aeroporto di Napoli, con una programmazione di 2 voli, entrambi di venerdì, uno su Londra e uno su Manchester. Ai passeggeri interessati verrà applicato quanto previsto dal Regolamento Comunitario di riferimento, n. 261 del 2004, sia per il rientro da UK, sia per le partenze programmate.
Enac
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