Vertice ad Ankara sulla Siria

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Di Michele Carlino
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Iran, Russia e Turchia parlano anche degli scenari post-conflitto

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Al vertice tra Turchia, Russia e Iran, il quinto, dedicato alla Siria, il presidente turco Erdogan ha annunciato la creazione di una zona cuscinetto a est dell'Eufrate dove far ritornare buona parte dei siriani attualmente rifugiati in Turchia, e si è detto pronto ad agire unilateralmente in caso di disaccordo degli Usa.

Erdogan: "Pronti ad azioni unilaterali se Usa non sono d'accordo"

"In questa area possono essere insediati almeno 2 milioni di fratelli e sorelle siriani che sono attualmente assistiti nel nostro paese. Inoltre, se estendiamo la zona da Deir al-Zor a Raqqa il numero di siriani che potranno tornare può superare i tre milioni".

Il presidente russo Putin, dal canto suo, ha auspicato il ritiro delle forze militari straniere dal paese una volta finito il conflitto, e ha definito illegali la stessa presenza statuniense.

Putin: "Illegale la presenza in Siria delle forze armate Usa"

"La presenza sul territorio siriano delle forze armate dispiegate dagli Usa è illegale, e lo sanno bene tutti. Noi partiamo dal fatto che la decisione del presidente statunitense Trump di ritirare le proprie truppe sarà messa in atto e arriverà a compimento".

I tre leaders hanno concordato l'avvio dell'Assemblea costituente siriana, una decisione che alimenta le speranze per una soluzione politica del conflitto, e hanno assunto l'impegno di evitare un peggioramento della situazione umanitaria, soprattutto nella regione di Idlib

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