Lunedì a Lussemburgo Boris Johnson incontrerà Jean-Claude Junker. Potrebbe sbloccare i negoziati con una nuova proposta per sciogliere il nodo backstop
Boris Johnson ostenta ottimismo, anche se cauto, di poter raggiungere un accordo sulla Brexit con l'Unione europea. Lo dichiara in vista dell'incontro di lunedì con il presidente uscente della Commissione Jean-Claude Junker che lo accoglierà a Lussemburgo per un pranzo di lavoro.
È il primo faccia a faccia da quando il Premier è arrivato a Downing Street. Sarà presente anche il capo negoziatore per l'Unione, Michel Barnier, che giovedì tuttavia è stato più avaro di entusiasmo affermando che "non ci sono particolari ragioni per essere ottimisti, ma si continua a lavorare".
Secondo indiscrezioni di stampa, Johnson vorrebbe proporre come alternativa al backstop, il mantenimento di una parte di norme europee nella sola Irlanda del Nord, evitando così il confine rigido con la vicina Irlanda. Il Times ha scritto che gli unionisti nordirlandesi hanno ammorbidito la loro posizione, anche se la leader Arlene Foster si è affrettata a smentirlo. "Il Regno Unito deve uscire come un'unica nazione", ha ribadito.
La scelta di Lussemburgo è stata motivata dalla Commissione, per bocca della portavoce Natasha Bertaud, come una facilitazione per Junker, per dargli la possibilità di raggiungere direttamente Strasburgo, dove si terrà la plenaria del Parlamento europeo la prossima settimana. Ma nei corridoi delle istituzioni europee si dice che Johnson abbia spinto per un incontro su un terreno neutrale piuttosto che a Bruxelles, per dare meno l'impressione di mendicare concessioni.