Russia: Navalny denuncia maxi perquisizione contro la sua fondazione

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"La più grande operazione di polizia della Russia moderna": così Alexey Navalny ha definito la maxi perquisizione in una quarantina di città russe degli uffici della sua Fondazione Anticorruzione

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"È la più grande operazione di polizia della Russia moderna", frutto dell'"isteria" del Cremlino dopo il flop elettorale.

Alexey Navalny ha denunciato con queste parole sul suo blog e i social la maxi perquisizione in una quarantina di città russe degli uffici della sua Fondazione Anticorruzione.

"Più forte è stata l'azione più lo sarà la nostra reazione", ha dichiarato Kira Yarmysh, portavoce di Navalny.

Lo scorso mese contro la Fondazione era stata aperta un'inchiesta per riciclaggio di denaro.

"Non ci arrenderemo. Riconquisteremo potere e continueremo a combattere contro i ladri", ha detto in un video Navalny.

Il Partito Russia Unita di Vladimir Putin è riuscito a vincere la tornata elettorale, ma ha avuto una pesante emorragia di consensi. A Mosca ha perso un terzo dei seggi nell'assemblea cittadina.

È il risultato di mesi di proteste di piazza soffocate con la forza, e della strategia del voto "intelligente" promossa da Navalny, che ha invitato a scegliere in ogni collegio uninominale il candidato con più chance di battere quello del Cremlino, dopo che le autorità avevano impedito a numerosi oppositori di candidarsi.

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