Brexit: che cos'è l'Operazione "Yellowhammer"?

Brexit: che cos'è l'Operazione "Yellowhammer"?
Diritti d'autore REUTERS/Toby Melville.
Di Caroline MortimerCristiano Tassinari
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Sta per scattare l'Operazione "Yellowhammer". È il nome in codice del Tesoro britannico per il piano di salvataggio economico del Regno Unito in caso di Brexit senza accordo. Cerchiamo di saperne di più

PUBBLICITÀ

"Yellowhammer" è il nome inglese di un uccello, lo zigolo giallo. Ma è anche un documento top secret che il governo britannico è stato costretto a pubblicare dopo una mozione della Camera dei Comuni che intimava all'esecutivo di farlo.

Le cinque pagine tratteggiano il peggiore scenario per il Regno Unito in caso di Brexit senza accordo: il rischio di penuria di alimenti, carburanti e medicinali, il blocco dei porti e della rotta della Manica, il ripristino della frontiera con l'Irlanda, inflazione e tensioni sociali.

Dopo lo scoop del Sunday Times, che quest'estate aveva anticipato i contenuti del documento, l'esecutivo Johnson aveva minimizzato dicendo che si trattava di una relazione vecchia, anteriore all'avvento del nuovo Governo. Tuttavia la pubblicazione forzata del dossier ha rivelato che era datato agosto 2019, quando Downing Street aveva già l'attuale inquilino.

Secondo la Banca d'Inghilterra la quinta economia del mondo vedrà il suo prodotto interno lordo scendere di circa il 5,5%, la disoccupazione più che raddoppiare arrivando al 7%, l'inflazione salire al 5,5%.

I confini

Il documento afferma che i mezzi pesanti potrebbero aspettare fino a due giorni e mezzo per attraversare la Manica. Viene stimato che i disagi possano durare fino a tre mesi.

Le code dovute al traffico potrebbero anche influire sulle consegne di carburante e gli acquisti in preda al panico potrebbero causare carenze in varie zone del paese.

Ci potrebbero essere ritardi anche nei servizi finanziari transfrontalieri e nella condivisione delle informazioni tra polizia e servizi di sicurezza.

I cittadini britannici sarebbero inoltre soggetti a maggiori controlli ai posti di frontiera dell'UE.

Medicina

Una Brexit senza accordo avrebbe un effetto a catena sulle forniture di medicinali del Regno Unito, dato che tre quarti dei farmaci entrano nel paese attraverso il Canale della Manica.

Il documento sostiene: "La dipendenza dei medicinali e della catena di approvvigionamento dei prodotti medici li rende particolarmente vulnerabili a gravi e prolungati ritardi. Mentre alcuni medicinali possono essere immagazzinati, altri non possono esserlo a causa della breve durata di conservazione".

Un'interruzione della fornitura di medicinali per uso veterinario potrebbe "ridurre la capacità di prevenire e controllare i focolai di malattie", il che potrebbe avere "un impatto negativo sulla salute e il benessere degli animali, sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare", afferma il documento, aggiungendo che le malattie diffuse negli animali avrebbero anche un impatto sulla salute umana.

Carenza di cibo

L'offerta di alimenti freschi ne risentirebbe. "Alcuni cibi freschi diminuiranno", si legge. "C'è il rischio che gli acquisti in momenti di panico possano causare o aggravare l'interruzione dell'approvvigionamento alimentare".

Il documento fa notare che le famiglie meno abbienti saranno "colpite in modo sproporzionato da eventuali aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari e del carburante".

Cittadini del Regno Unito nell'UE

I britannici che vivono in Stati membri perderanno il loro diritto di vivere lì senza un permesso di soggiorno, secondo il documento.

I britannici che vivono negli Stati membri potrebbero perdere il diritto all'assistenza sanitaria come "cittadini di paesi terzi". Dipenderà dallo Stato membro in cui vivono e dalle sue politiche assistenziali.

Gibilterra

A causa dell'aumento dei controlli al confine con la Spagna, Gibilterra potrebbe subire un'interruzione nella fornitura di alimenti, medicinali, spedizioni transfrontaliere di rifiuti e ritardi di oltre quattro ore nella circolazione transfrontaliera delle persone.

"I ritardi prolungati alle frontiere nel lungo periodo possono avere un impatto negativo sull'economia di Gibilterra", spiega il documento.

Il governo del Regno Unito è preoccupato poiché Gibilterra non ha approvato tutta la legislazione necessaria per un "no deal" e ci potrebbero essere rischi legali per il governo dell'isola.

PUBBLICITÀ

Proteste e applicazione della legge

Il documento evidenzia anche un possibile aumento dei disordini pubblici, con proteste e manifestazioni in tutto il paese.

Scontri tra i pescherecci

Il documento avverte, infine, anche di potenziali scontri se i pescherecci stranieri dovessero entrare nelle acque britanniche.

Nigel Farage, leader del Brexit Party ha dichiarato:

"Non ho mai visto una cosa del genere in tutta la mia vita. A differenza di questi funzionari seduti a Whitehall, ho passato 20 anni nel commercio internazionale comprando, vendendo merci e spedendole in tutto il mondo. E l'idea, dato che ci sono più di 100 porti nel Regno Unito, che se ci fosse stato un problema a Dover ci sarebbe stata carenza di cibo è totale follia.
È un documento che punta solo a spaventarci. Dovrebbe essere completamente ignorato".
Nigel Farage
Leader Brexit Party
REUTERS/Henry Nicholls
Nigel FarageREUTERS/Henry Nicholls

Dopo che la Corte di Edimburgo ha dichiarato illegale la sospensione del Parlamento britannico. La leader dello Scottish National Party, Nicola Sturgeon ha esortato il Premier Boris Johnson a riaprire "immediatamente" Westminster.

La Corte Suprema britannica prenderà una decisione nell'udienza di martedi 17 settembre.

Johnson: "Non ho mai mentito alla regina"

Boris Johnson continua a ostentare sicurezza anche dopo la decisione della Corte scozzese. Il Primo ministro britannico ha negato con fermezza di avere mentito alla Regina per convincerla a dare il suo assenso alla chiusura di Westminster fino al 14 ottobre.

PUBBLICITÀ

"Assolutamente no. L'Alta Corte di Londra - ha detto il Primo ministro - si è detta pienamente d'accordo col governo sulla legittimità della sospensione".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Spagna: mille nuovi lavoratori per transizione in caso di Brexit dura

Il governo britannico è accusato di spaventare gli immigrati per indurli a lasciare il Paese

La Brexit? Un fallimento, secondo gli elettori britannici