Nessuna particolare sorpresa, all'interno dell'Amministrazione-Trump, per il siluramento di John Bolton, consigliere nazionale alla sicurezza Usa. Troppe le divergenze di vedute, soprattutto sull'Iraq. La prossima settimana, annuncia Trump, verrà nominato un nuovo consigliere.
WASHINGTON (USA) - John Bolton (70 anni) esce dalla porta di servizio della Casa Bianca, l'ala ovest: basta una telefonata per essere licenziato dal Presidente Trump. Non è più il consigliere per la sicurezza nazionale americana.
Pompeo e Mnuchin: nessuna sorpresa
Le prime reazioni interne, da parte del Segretario di Stato Mike Pompeo e del Segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, non sono certo di sorpresa.
"Il punto di vista del Presidente e del consigliere Bolton sull'Iraq era molto diverso", dichiara, da parte sua, Steven Mnuchin.
"In forte disaccordo con molti dei suoi consigli"
Nei suoi tweet del 10 settembre, Trump scrive:
"Ieri sera ho informato John Bolton che i suoi servizi non sono più necessari alla Casa Bianca. Sono in forte disaccordo con molti dei suoi consigli e quindi ho chiesto a John le sue dimissioni, che mi è state date questa mattina. Ringrazio molto John per il suo servizio. Nominerò un nuovo consigliere per la sicurezza nazionale la prossima settimana".
"Me ne sono andato io", scrive Bolton
Diversa è la versione fornita dallo stesso Bolton tramite, ovviamente, Twitter.
"Ho offerto le mie dimissioni la notte scorsa e il Presidente mi ha risposto: "Ne parliamo domani".
Un "falco" che non serve più
Considerato un "falco" dell'amministrazione-Trump, Bolton era Ispiratore di una politica muscolare contro Iran e Corea del Nord. Mentre il Presidente sembra ora preferire la frenata sull'orlo dell'abisso, come ha fatto con Pyongyang: minacciare misure estreme, per vedere l'effetto che fa, e poi negoziare.