Succede poco, nell'undicesima tappa della Vuelta, almeno per la classifica generale. Ma la frazione è stata caratterizzata da una lunga fuga di una dozzina di uomini - tra cui Matteo Fabbro -, risolta dall'allungo finale del basco Mikel Iturria.
Undicesima tappa della Vuelta a España caratterizzata da una lunga fuga di una dozzina di uomini, tra cui l'italiano Matteo Fabbro, giunto poi ottavo.
Alla fine, sul traguardo di Urdax-Dantxarinea, nei Paesi Baschi, l'allungo decisivo è del basco Mikel Iturria (Euskadi-Murias) - originario proprio di queste zone, a pochi km da casa -, che precede di una manciata di secondi i compagni di fuga: sul podio, distanziati di appena 6 secondi, arrivano l'altro spagnolo Lastra e lo statunitense Craddow.
Il gruppo dei migliori si è preso un giorno di...vacanza, arrivando al traguardo con 18'35" di ritardo dal vincitore.
In classifica generale, dunque, nulla cambia: Primož Roglič è ancora in Maglia Rossa, con 1'52" su Alejandro Valverde, 2'12" su Miguel Ángel López, 3'00" su Nairo Quintana e 3'05" su Tadej Pogačar.
La 12.tappa, Circuit de Navarra-Bilbao di 171,4 km, è un percorso "mangia-e-bevi" adatto a nuovi tentativi di fuga.
Venerdi, primo test per Roglič in salita, con l'arrivo a Los Machucos.
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