Navalny è libero: «L'onda di protesta crescerà ancora»
Sorridente, felpa blu, pantaloni sportivi e zaino in spalla. Così il dissidente russo Alexei Navalny, considerato la principale voce critica nei confronti del Cremlino, è uscito dal carcere dopo 30 giorni.
Navalny era stato arrestato a luglio per aver lanciato appelli a favore di una manifestazione non autorizzata per "elezioni libere ed eque" a Mosca, dove moltissimi candidati dell'opposizione sono stati esclusi dal voto. "Ora è chiaro, vediamo quali altre frottole si inveteranno ora. Perché sicuramente chi è al potere vorrà arrestare altre decine o centinaia di persone, bloccare le organizzazioni del Fondo anticorruzione. Non ho dubbi che, nonostante gli atti di intimidazione e terrore realizzati in questi giorni riguardo agli arresti di persone a caso, prosegue il dissidente, l'onda delle proteste continuerà a crescere e questo regime si pentirà di quello che ha fatto.”
A fine luglio Navalny era stato trasferito in emergenza dal carcere all’ospedale. Ufficialmente per un’acuta reazione allergica. Ma secondo i suoi sostenitori e i suoi legali per presunto avvelenamento.