Conte si è dimesso. Alle 16 iniziano le consultazioni

Il Quirinale
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Di Lillo Montalto Monella
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Alla fine della giornata la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia per non prendersi la responsabilità della crisi di governo

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Il Presidente del Consiglio Conte ha rassegnato le dimissioni al Quirinale, mettendo fine dopo 14 mesi all'esperienza di governo gialloverde. Mercoledì alle 16 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inizia le consultazioni.

Conte e Salvini in Senato

Giuseppe Conte ha messo ufficialmente la parola fine all'esecutivo Lega-Cinque Stelle, scaricando ogni responsabilità sull'ormai ex alleato di governo, Matteo Salvini, accusato di aver apertamente minato l'operato del governo negli ultimi 445 giorni. Alla fine della giornata la Lega annuncia il ritiro della mozione di sfiducia. Il vicepremier leghista ribadisce la "via maestra" del voto, ma è disposto ad arrivare insieme all'alleato 5S fino al taglio dei parlamentari e alla finanziaria. Ma dai banchi M5s arriva un no: "Troppo tardi". Conte nella replica: "La crisi ha la firma di Salvini, se non ha il coraggio politico, me lo assumo io".

Vedi anche il nostro montaggio: botta e risposta tra Conte e Salvini e il terzo incomodo

"Matteo Salvini ha mostrato di perseguire interessi personali e di partito: quando una forza politica basa le sue scelte solo sulla convenienza elettorale, finisce per comporomettere l'interesse nazionale. Le sue scelte", ha detto Conte a Palazzo Madama, "rivelano scarsa sensibilità istituzionale e grave carenza di cultura istituzionale".

Conte ha definito la decisione di Salvini di aprire in maniera balneare la crisi di governo come una scelta "oggettivamente grave, che comporta conseguenze rilevanti per la vita economica e sociale del Paese e per questo merita di essere chiarita in un pubblico dibattito che consenta trasparenti prese di responsabilità da parte dei protagonisti".

"L'avvocato del popolo" è entrato nell'aula di Palazzo Madama accolto da un lungo applauso e, prima di accomodarsi tra i due vicepremier, ha stretto la mano a Salvini, colui che ha "violato il solenne impegno del contratto di governo" Lega-Cinque Stelle. Nonostante, ha aggiunto il Presidente del Consiglio, il rischio di ritrovarsi in esercizio finanziario provvisorio, delle difficoltà nel contrastare l'aumento dell'Iva, le speculazioni finanziarie e l'aumento dello spread - e per di più in un momento delicato di trattative per le nomine dei commissari europei.

Durante il suo atteso intervento, Conte non ha esitato a definire Salvini un politico irresponsabile, opportunista e senza cultura istituzionale.

Ecco alcuni dei passaggi più duri del j'accuse di Giuseppe Conte vs Matteo Salvini

  • "Perché aprire la crisi ad agosto se già dopo le Europee era chiara le insofferenze per le ambizioni politiche di chi ha rivendicato pieni poteri per governare il Paese? Contraddittorio appare il comportamento di una forza politica che, pur presentando mozione di sfiducia nei confronti del governo, non ritiri i propri ministri".

  • "Amici della lega, pur di battere una fatua gran cassa mediatica, avete macchiato 14 mesi di intensa attività di governo"

  • "Matteo, la tua concezione del chiedere pieni poteri alle piazze mi preoccupa: ispiri la tua azione alle concezioni sovraniste, permettimi di richiamare il pensiero di un sovrano illuminato, lontano nel tempo, Federico II di Svevia: quantunque la nostra maestà sia svincolata da ogni legge, non si elevi sopra il giudizio della ragione, madre di ogni diritto. Non abbiamo bisogno di persone con pieni poteri, ma di persone con senso istituzionale, cultura e responsabilità";

  • "Ci sono stati molti episodi, molteplici atteggiamenti che ti ho fatto notare privatamente e pubblicamente: ho provato a partire con anticipo per la manovra economica, mi hai fatto attendere 2 mesi invano per indicarmi i nominativi Lega per il tavolo di discussione";

  • "La vicenda russa merita di essere chiarita: m i hai fatto venire al tuo posto a riferire in Senato, rifiutandoti per giunta di condividere con me le informazioni di cui eri a conoscenza";

  • "

Hai creato sovrapposizioni e interferenze che hanno finito per minare l'operato del governo";

  • "La cultura delle regole e rispetto delle istituzioni non si improvvisano, e sono qualità fondamentali per aspirare a ruoli come Ministro dell'Interno e Presidente del consiglio";
  • "Chi ha responsabilità di governo dovrebbe evitare di accostare simboli di governo e religiosi". In quel momento, Salvini tira fuori il rosario e lo bacia, polemicamente. "Questi comportamenti rischiano di offendere il sentimento dei credenti e di oscurare il principio di laicità dello stato moderno";
  • Nell'incipit del suo discorso, il premier non ha lesinato critiche alle modalità comunicative con le quali è stata gestita questa crisi, "segno inesorabile dei tempi". "Non posso permettere che questo passaggio si consumi per mezzo di comunicazioni riservate sui social, concibilaboli riservati e dichiarazioni nelle piazze. L'unica sede in cui il confronto pubblico può svolgersi in maniera trasparente è dove siedono i rappresentanti della nazione".

Dopo il classico elenco di misure positive varate dal proprio esecutivo, non è mancata una stoccata anche ai colleghi Cinque Stelle, che dovrebbero evitare "di lasciarsi condizionare dai sondaggi, anche non favorevoli, e lasciare che le valutazioni siano fatte alla fine, a consuntivo".

Presidente del Consiglio e vice prima del discorso di Conte - REUTERS/Yara Nardi

La risposta di Salvini: il governo è finito per colpa di tanti signornò

Alle urne subito, oppure subito dopo aver tagliato - insieme con i Cinque Stelle - i parlamentari. Questo il succo della risposta di Matteo Salvini, espunta da ogni retorica.

"Rifarei tutto quello che ho fatto, con la forza di essere un uomo libero che non ha paura del giudizio degli italiani. Chi ha paura del giudizio del popolo italiano, non lo è. È il sale della democrazia. Bastava il Saviano o il Travaglio o il Renzi di turno per raccogliere tutti questi insulti, non il Presidente del Consiglio"

Inizia così la replica del vicepremier, passato in un secondo da grande alleato a grande nemico.

Dopo aver elencato i consueti cavalli di battaglia ("non voglio un'Italia schiava di qualcuno, senza la catena lunga come i cagnolini" [...] "siamo o non siamo liberi di difendere i nostri confini?), Salvini ha reiterato l'appello per elezioni il prima possibile. "In democrazia la via maestra è chiedere il parere dei nostri datori di lavoro, gli elettori: l'Iva non aumenta se c'è un governo in carica a novembre, con voto a ottobre".

Ai Cinque Stelle, a cui - dice Salvini - vanno metà dei meriti e dei demeriti di questo esecutivo, lancia una stoccata: "Vi ci vedo a riformare il Csm con Lotti; varare una riforma del lavoro con Matteo Renzi, padre del Jobs Act; risarcire i risparmiartori con Maria Elena Boschi".

Se questo governo si è interrotto, ha continuato il leader leghista, è perché "c'erano da mesi dei signornò che bloccavano tutto quanto", soprattutto in qualche ministero. "La Lega è pronta a sostenere una manovra economica se ha almeno 50 miliardi a bilancio per ridurre le tasse a famiglie, lavoratori e imprenditori italiani, almeno, stando sotto a quello che farà la Francia".

Durante il suo intervento, la Presidente dell'Aula, Casellati, ha faticato a tenere a bada i senatori, infuriati per non aver comunicato con sufficiente chiarezza le tempistiche dell'intervento del ministro dell'Interno.

REUTERS/Yara Nardi

"Amor vincit omnia", ha concluso Salvini, rivolgendosi ai Cinque Stelle."Se volete, si tagliano i parlamentari e poi si va a elezioni, altrimenti buon lavoro col partito di Bibbiano".

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Tutt'intorno, clamore, urla, fischi e striscioni con la scritta "Bravo Capitan Findus, bacioni".

Leggi anche:Ursula, Orsola e le altre; L'Italia e la crisi che diventò un autogol...

Video editor • Eloisa Covelli

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