Libia: ancora raid e scontri. 12 soldati torturati da milizia vicina a Haftar

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Di Euronews
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Mentre le forze del generale bombardano Misurata, emergono dettagli sui 12 corpi consegnati la scorsa settimana alla Mezzaluna rossa. Sarebbero stati torturati dalla Settima Brigata

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Prosegue l'offensiva del generale Khalifa Haftar in Libia. Nella notte tra sabato e domenica, l'aviazione dell'Esercito nazionale libico (Lna) ha bombardato alcuni obiettivi a Misurata, tra i quali l'Accademia Aeronautica. Solo giovedì mattina, aerei da guerra dell'autoproclamato Esercito nazionale libico avevano bombardato l'aeroporto di Zuara, a un centinaio di chilometri dalla capitale. Un raid aereo aveva invece colpito unospedale da campo a sud di Tripoli.

Scontri a Murzuq

Allo stesso tempo, la città di Murzuq, nel sud del Paese, è stata teatro di violenti scontri, tra l'Lna e altre milizie armate. Secondo il portavoce di Haftar, sarebbero stati dei gruppi mercenari del Ciad ad attaccare la città su tre fronti, appoggiati dal Consiglio presidenziale.

12 militari torturati dalla Settima Brigata

Intanto emergono nuovi particolari sui 12 corpi recuperati la scorsa settimana dalla Mezzaluna rossa libica. Gli uomini, membri delle forze del Governo di Accordo nazionale (Gna) del premier Fayez al-Sarraj, sarebbero stati torturati, mentre erano prigionieri del gruppo armato legato al maresciallo della Cirenaica, Settima Brigata o Al-Kaniyat. Sui cadaveri, secondo The Libya Observer ci sarebbero segni di torture e abusi. Ad alcuni sarebbero stati tagliati i genitali, pratica già utilizzata dall'Isis.

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