Terre rare: cosa sono e perché sono fondamentali nella disputa Usa-Cina

La miniera di Bayan Obo, Mongolia interna, Cina
La miniera di Bayan Obo, Mongolia interna, Cina Diritti d'autore REUTERS/Stringer
Di Sofia Sanchez ManzanaroCristina Abellan-Matamoros
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Si tratta di metalli utilizzati in un gran numero di applicazioni, dal nucleare alle energie rinnovabili, passando per la costruzione di cellulari e automobili. E la Cina, attualmente, ne detiene quasi il monopolio

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 Le terre rare sono diventate fondamentali nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Pochi giorni fa, l'Associazione dell'industria cinese delle terre rare ha protestato contro le nuove tariffe imposte da Donald Trump, che ha accusato di "bullismo", sottolineando che queste tasse dovrebbero essere pagate dai consumatori e dal mercato statunitense.

Aver irritato in questo modo la lobby cinese delle terre rare non è cosa da prendere alla leggera. Attualmente, circa l'80% dei metalli preziosi utilizzati dagli Stati Uniti sono importati dalla Cina. Nonostante la produzione statunitense sia tra le più grandi del mondo - con 15 mila tonnellate nel 2018, poco meno dell'Australia -  resta comunque insignificante rispetto a quella cinese (120 mila tonnellate all'anno).

La produzione mondiale di terre rare

Ma cosa sono le terre rare e perché sono così preziose?

Le terre rare sono un insieme di 17 elementi chimicidella tavola periodica, in particolare lo Scandio, l'Ittrio e gli altri 15 elementi del gruppo dei metalli lantanidi, tra cui il Neodimio, il Disprosio e l'Olmio.

Essendo tutte appartenenti alla classe dei metalli, le terre rare hanno proprietà simili e possono essere trovate insieme in depositi geologici. Molto spesso vengono indicate con la denominazione di "ossidi di terre rare" perché sono tipicamente vendute come composti di ossido.

"A dispetto del loro nome, questi elementi non sono affatto rari" spiega Juan Diego Rodríguez-Blanco, professore di Nanomineralogia al Trinity College di Dublino. Il termine deriva infatti dai minerali dai quali le terre rare vennero isolate per la prima volta, che erano ossidi non comuni trovati nella gadolinite estratta da una miniera in un villaggio svedese.

Le terre rare sono apprezzate per il loro utilizzo nell'elettronica di consumo e nelle energie rinnovabili, come le turbine eoliche e le auto elettriche. Negli ultimi anni, con l'utilizzo di prodotti high-tech, è cresciuta anche la domanda di terre rare.

"Questo - continua Rodríguez-Blanco -  genera concorrenza sul piano geopolitico, perché questi metalli, essenziali per la tecnologia, sono diventati molto preziosi".

Il più grande giacimento di terre rare si trova a Bayan Obo, una città mineraria nel nord della Cina. È responsabile di circa la metà della produzione di metalli dal 2005.

"L'olmio è usato per produrre barre di controllo nell'industria nucleare, così come forni a microonde. Il neodimio è usato per produrre magneti molto forti, per produrre robot, automobili, dischi rigidi e turbine eoliche", specifica Rodríguez-Blanco, aggiungendo che le terre rare sono utilizzate anche nell'industria aerospaziale e militare, per produrre vetro resistente, additivi per combustibili e laser.

Oltre che nella tecnologia, sono utilizzati anche nella ricerca medica e in alcuni trattamenti medici per il cancro ai polmoni, alla prostata e alle ossa.

REUTERS/Stringer
Un uomo a lavoro in una miniera di terre rare nella provincia di Jiangxi. CinaREUTERS/Stringer

Preziosi ma difficili da ottenere

Pur non essendo "rari" come il loro nome suggerirebbe, il processo di estrazione e successivo trattamento di questi elementi è molto complesso e costoso. Anche se sono relativamente abbondanti nella crosta terrestre, secondo l'US Geological Survey (USGS), la loro diffusione risulta puntiforme e  ampiamente dispersiva. Ciò significa che è difficile trovare una quantità sostanziale di elementi raggruppati e pronti per l'estrazione.

Di conseguenza, vengono utilizzati metodi aggressivi per ottenerli, come l'estrazione attraverso solventi organici, la separazione magnetica o ad alte temperature di circa 1.000 gradi.

"Sono metodi molto inefficienti e aggressivi per l'ambiente, dove spesso più del 50% dell'elemento si perde nel processo di separazione", ha detto Rodríguez-Blanco.

In molti casi, le acque reflue delle miniere hanno una concentrazione maggiore di terre rare rispetto alle rocce, quindi perché non riciclare queste acque? "Non ci sono metodi efficienti, sono così costosi che non ha senso applicarli", ha detto il professore.

Solo l'1% degli elementi delle terre rare viene riciclato.

D'altra parte, l'estrazione ha un elevato costo ambientale. Alcuni dei processi utilizzano acidi per la separazione e la combustione con alte temperature, emettendo CO2 - con il conseguente inquinamento ambientale

"Gli elementi delle terre rare hanno spesso un elemento radioattivom il torio" continua il geologo. "Non sono concentrazioni elevate, ma non sappiamo come questo possa influenzare l'ambiente e le persone nelle vicinanze".

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Un elemento chiave nel commercio internazionale

La Cina è consapevole di essere in possesso di una potente arma nella guerra commerciale contro gli Stati Uniti, poiché il paese nordamericano è fortemente dipendente dalle esportazioni cinesi di elementi terrestri rari.

La visita del presidente cinese Xi Jinping in un impianto di produzione a fine maggio ha scatenato ogni sorta di speculazione e stimolato i mercati internazionali.

Secondo i dati del governo degli Stati Uniti, la Cina ospita circa il 36,7% delle riserve mondiali di terre rare ed è responsabile del 70,6% della produzione globale totale di questi metalli. Se Pechino ha detto che stavano bloccando le esportazioni, sarebbe stato molto complicato ottenere la necessaria produzione degli elementi, ormai così indispensabili per le Società occidentali.

distribuzione delle riserve di terre rare sul pianeta

Il Partito comunista cinese ha detto recentemente di aver preso in considerazione la possibilità di limitare l'esportazione di terre rare. "Non sottovalutate la capacità cinese di contrattaccare - riporta un articolo apparso di recente sul quotidiano del partito. "E non dite che non vi avevamo avvertito".

Ci sono, comunque, paesi che possiedono grandi riserve di elementi terrestri rari, che - se venissero estratti - potrebbero soddisfare il fabbisogno statunitense ed europeo e rompere, una volta per tutte,  l'egemonia cinese.

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Ma estrarli implica una complessa fase di ricerca, sottolinea Rodríguez-Blanco.

"Le terre rare - spiega - hanno la particolarità che i loro giacimenti si sono formati in modo completamente diverso, cosicché i metodi utilizzati per la loro estrazione non possono essere esportati in altri paesi".

Per esempio, il modo di separare i minerali in Bayan Obo sarebbe completamente inutile in un deposito australiano, conclude il geologo.

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