Somalia: assalto di Al Shabaab ad una base militare

Somalia: assalto di Al Shabaab ad una base militare
Di Cristiano Tassinari
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In Somalia è in atto un'autentica recrudescenza degli attentati. La situazione nelle ultime settimane è diventata estremamente preoccupante per via delle crescenti infiltrazioni dei gruppi radicali e della sistematica eliminazione delle figure più moderate e apprezzate del paese.

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Assalto ad una base militare del governo somalo a Awdheegle, a 70 km da Mogadiscio.

L'attacco, con autobombe e spari, è stato rivendicato dagli Shabaab, che affermano di aver ucciso almeno 50 militari e, dal canto loro, di aver perso solo i due attentatori suicidi.

L'esercito, invece, parla solo di alcuni feriti e afferma di aver respinto l'attacco.
Confermata la morte di alcuni civili colpiti accidentalmente durante il confilitto a fuoco.

La Somalia è alle prese con una recrudescenza degli attentati.
Il 24 luglio scorso una kamikaze si è fatta esplodere nell'ufficio del sindaco di Mogadiscio, Abdirahman Omar Osman, morto una settimana dopo, in Qatar, in seguito alle ferite riportate.

Le due donne dell'attentato al sindaco di Mogadiscio

Secondo l'inchiesta dei servizi segreti somali, l'attentatrice è risultata essere Basira Abdi Mohamed (in realtà un nome falso, quello vero sarebbe "Maryam") - una donna cieca di 27 anni. fondatrice nel 2015 di "Somali Women Disability Association" - supportata, nell'organizzione dell'attentato da un'altra donna, ¨conosciuta dalle autorità come "Deggan".

Quest'ultima sarebbe sopravvissuta all'esplosione nell'ufficio del sindaco e sarebbe fuggita con le milizie di Al Shabaab nei territori da loro controllati, nel sud del paese.

Secondo fonti ben informate, la ragazza cieca era in buoni rapporti con il sindaco di Mogadisco, a tal punto che questi le arebbe offerto 10.000 dollari per un viaggio "della speranza" in India, per una nuova cura per la vista. Ma lei non è mai andata in India.
Anzi, è andata ad accordarsi con i leader di Al Shabaab per l'assassinio del sindaco.

Le telecamere a circuito chiuso dell'ufficio del sindaco riprendono, quel 24 luglio, le due donne entrare nell'edificio, dove un'ora prima Abdirahman Omar Osman aveva ricevuto il nuovo inviato dell'ONU in Somalia, James Swan.

Poi le due donne sono entrate nell'ufficio del sindaco - senza alcun controllo, la poliziotta incaricata era in pausa - e poco dopo si è udita una terribile esplosione...

Il sindaco di Mogadisco, Abdirahman Omar Osman, morto il 1. agosto 2019.

Anche la giornalista era tornata in Somalia

Una decina di giorni prima dell'attentato al sindaco di Mogadisco, in un'esplosione in un hotel di Kismayo, persero la vita 26 persone, tra cui la giornalista somalo-canadese Hodan Nalayeh. Anche lei era tornata in Somalia dal Canada, nella speranza di poter dare una mano alla rinascita del suo paese.

Hodan Nalayeh, la giornalista somalo-canadese morta in un attentato a Kismayo.

Con loro, il sindaco la giornalista, se ne sono andate due figure di spicco per i tentativi di riappacificazione del paese.

E il tutto sembra avvenire nell'apparente indifferenza dell'Europa.
Nel caso del sindaco di Mogadiscio, però, indagheranno gli inquirentI di Londra, in quanto Osman era anche cittadino britannico.

Sulla morte del sindaco di Mogadiscio, indaga il Ministero di Giustizia britannico.

Una situazione sempre più critica

La situazione nelle ultime settimane in Somalia è diventata estremamente preoccupante per via delle crescenti infiltrazioni dei gruppi radicali e della sistematica eliminazione delle figure più moderate e apprezzate del paese.

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