L'attore statunitense, attivista per i diritti umani, era già stato a Lampedusa nel 2016
C'era anche Richard Gere tra le persone che questa mattina hanno portato cibo e rifornimenti a bordo di Open Arms, la nave dell'ong spagnola che da otto giorni si trova nel Mediterraneo con a bordo 121 immigrati, tra cui 30 minori, salvati al largo delle coste libiche.
L'ong ha condiviso sul proprio profilo twitter un video in cui l'attore e attivista per i diritti umani chiede l'apertura dei porti per permettere lo sbarco e consentire così ai migranti di "iniziare una nuova vita". Oltre all'Italia, anche Malta finora si è rifiutata di accogliere la nave.
Nei video diffusi dall'ong si vede Gere partecipare attivamente al trasbordo dei viveri sulla Open Arms, le cui scorte erano in via di esaurimento.
L'imbarcazione si trova sempre in acque internazionali, al largo di Lampedusa, ma non può avvicinarsi per via delle nuove disposizioni previste dal decreto sicurezza bis, convertito in legge dopo il passaggio in Parlamento e la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che ha espresso più di una riserva a riguardo).
Per l'attore, arrivato ieri sull'isola, si tratta della seconda visita a Lampedusa, dove era già stato nel 2016.
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In una lettera inviata a Jean-Claude Juncker il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha chiesto aiuto urgente per gli immigrati a bordo della Open Arms. "Tra le persone a bordo - si legge nella missiva - ci sono 31 minori, tra cui gemelle etiopi di soli nove mesi e donne i cui corpi portano i segni indelebili di violenza e abusi".