Adesione all'Unione europea: la Serbia divisa

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Di Jack Parrock
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Il nostro inviato Jack Parrock ha incontrato a Belgrado filoeuropeisti ed euroscetticisti, in una nazione nella quale il ricordo della guerra (insieme ai bombardamenti della Nato) è ancora vivido

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I negoziati per l'adesione della Serbia all'Unione europea sono in stallo da tempo, perché Belgrado rifiuta di riconoscere il Kosovo come Stato indipendente. Il Partito Radicale Serbo dice che il Paese dovrebbe lasciar perdere l'idea dell'ingresso in Europa. "Non c'è posto per noi da quella parte. Ci usano solo per avere quello che vogliono. E vogliono il Kosovo, come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Noi pensiamo sia inaccettabile", dice Aleksandar Seselj, membro del partito radicale.E quindi questo partito nazionalista pensa sia meglio cercarsi degli alleati altrove, in particolare in Russia.

L'indisponibilità ad accettare il Kosovo come Stato indipendente è condivisa dai principali partiti politici qui: la maggioranza dei serbi lo vede come il luogo in cui è nata la nazione serba.

La posizione dei filoeuropeisti

Le organizzazioni filoeuropeiste che lavorano qui evidenziano i vantaggi finanziari e sociali dell'adesione all'Unione europea. "Questa è la cosa meno svantaggiosa per il nostro futuro. Ha più vantaggi rispetto alla fratellanza con la Russia, la Cina o con l'India", spiega Mihailo Crnobrnja, presidente del "Movimento europeo serbo".

L'ipotesi diffusa qui è che l'adesione alla NATO sarebbe un passo fondamentale, per poter entrare a far parte dell'Unione europea. Ma i ricordi delle bombe dell'Alleanza atlantica durante la guerra sono ancora vividi.

Un recente rapporto dell'ufficio serbo per gli studi sociali ha rilevato che i due terzi delle persone interrogati erano apolitici, a loro non importa del processo d'adesione. Questo non vuol dire che non voterebbero, la maggior parte di loro ha detto che avrebbe votato per lo status quo e il partito progressista del presidente Vucic.

Per le strade di Belgrado, pro-europeisti... ma non solo

"Ho sempre considerato che facciamo parte dell'Unione europea, o per lo meno, dell'Europa. Sono ottimista e penso che un giorno diventeremo membri dell'Ue", dice una residente. "E' solo una questione di tempo il collasso dell'Unione europea. Ci sono così tanti problemi", risponde un altro cittadino.

E a meno che i negoziati di adesione non escano presto dallo stallo, il sogno della Serbia di diventare membro dell'Unione potrebbe restare tale.

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