Stati Uniti, sparatoria di El Paso: indagine per terrorismo interno

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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  AP, ANSA
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Dal carcere l'attentatore collabora con gli inquirenti; dopo il weekend di sangue con due sparatorie e 29 morti tra El Paso e Dayton, i democratici attaccano Trump

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Un weekend di sangue, un Paese sotto shock che cerca di riprendersi mentre proseguono le indagini sulle due sparatorie che hanno fatto 29 morti in poche ore negli Stati Uniti tra El Paso e Dayton. La polizia dell'Ohio ha rilasciato il video dell'attacco di Dayton (che potete vedere qui sopra), il presunto autore è un 24enne, Connor Betts, studente e lavoratore, ancora indefinito il movente, ma in meno di un minuto a terra sono rimasti in 9, compresa la sorella dell'attentatore, ucciso dalla polizia in pochi secondi.

Donald Trump, dopo aver parlato di un problema di malattie mentali legato alle sparatorie ha usato parole di circostanza:

"A nome della nostra first lady e a nome mio, condoglianze a tutti. Dobbiamo far sì che tutto ciò smetta. Questo succede da anni, anni e anni nel nostro paese, e dobbiamo far sì che si interrompa."

Per quanto riguarda la strage di El Paso gli inquirenti procedono per terrorismo domestico, ma il caso è internazionale con città del Messico che apre un'indagine per terrorismo visto che tra le 20 vittime ci sono messicani e che il presunto autore della sparatoria, il 21enne Patrick Crusius, era un razzista, denunciava l'invasione ispanica di El Paso e ritwittava i post di Trump sul muro al confine.

Il giovane rischia la pena di morte, dal carcere sta collaborando con gli inquirenti mentre il caso diventa politico e i democratici affondano contro Trump ricordando che in riferimento agli immigrati centro e sud americani ha parlato di "infestazione", parole che non possono che tendere ancor di più il clima d'odio.

Cosa è successo sabato a El Paso

Un 21enne, Patrick Crusius, ha aperto il fuoco in un centro commerciale Walmart. Il bilancio parla di 20 morti - di cui 4 bambini - e 26 feriti. Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha annunciato che almeno tre cittadini messicani sono deceduti nella sparatoria.

"A Walmart al momento dei fatti c'erano tra i 1000 e i 3000 visitatori, oltre a un centinaio di impiegati", spiega il sergente Robert Gomez, della polizia di El Paso. "Walmart era pieno di gente, insomma, quando c'è stata la sparatoria" .

REUTERS/Jose Luis Gonzalez

La sparatoria in un sabato di shopping

E' sabato mattina, verso le 10, quando Crusius, armato di un AK47, arriva al centro commerciale e inizia a sparare all'impazzata sulla folla. Una testimone, Adriana Quezada, racconta che si trovava nel reparto donne con i suoi due figli, quando ha sentito i primi spari. "Pensavamo fossero colpi di martello, inizialmente, come se ci fossero dei lavori sul tetto", ha dichiarato. Compresa la gravità della situazione, la donne e i due figli si sono buttati per terra, prima di riuscire a scappare da un'uscita di emergenza del negozio.

"Il Texas piange le vittime di El Paso", dichiara il governatore dello Stato Greg Abbot. "Un giorno che avrebbe dovuto essere normale, per alcuni una giornata di piacevole shopping, si è trasformato nel più mortale della storia del Texas".

La pista privilegiata del crimine d'odio

Crusius, arrestato poi dalla polizia, sarebbe l'autore di un manifesto suprematista pubblicato in rete, nel quale attacca l'immigrazione ispanica negli Stati Uniti. Nel testo punta il dito contro gli ispanici che starebbero "invadendo lo Stato" e sostiene Brenton Tarrant, il killer della strage nelle moschee di Christchurch. "Loro sono quelli che istigano e non io. Io sto semplicemente difendendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata da un'invasione", si legge.

Altra sparatoria in Ohio, ucciso l'attentatore, ignoto il movente

A poche ore dalla strage di El Paso, gli Usa ripiombano nell'incubo. A Dayton, in Ohio, verso l'1 nella notte tra sabato e domenica la polizia è intervenuta per spari d'arma da fuoco, nell'Oregon Distric, conosciuto per i suoi bar, discoteche e gallerie d'arte. 9 morti e 26 feriti, oltre all'autore della sparatoria, ucciso dalle forze dell'ordine. L'FBI è intervenuta sul posto.

Connor Betts, 24 anni, studente e lavoratore di Bellbrook, Ohio, è colui che ha sparato, ancora indefinito il movente ma in meno di un minuto a terra sono rimasti in 9, compresa la sorella 22enne dell'attentatore,ucciso dalla polizia in 30 secondi. Il ragazzo aveva acquistato il fucile della strage regolarmente online in Texas e gli era stato inviato tramite un rivenditore locale.

La quarta sparatoria in una settimana, la 22esima del 2019

Si tratta del quarto "mass shooting" in pochi giorni. Domenica 28 luglio, al Garlic Festival di Gilroy, in California, un 19enne di origini italo-iraniane ha ucciso 3 persone, prima di suicidarsi. Tre giorni dopo, a Southaven, in Mississipi, un ex impiegato di Walmart ha compiuto un attacco nel supermercato, facendo due vittime tra i dipendenti.

E' invece la 22esima sparatoria negli Stati Uniti nel 2019. Senza considerare quelle di El Paso e Dayton, 96 persone sono già morte quest'anno in stragi simili. Dal 2006 (da quando il "AP/USATODAY/Northeastern University mass murder database" tiene traccia di tutti gli omicidi nel Paese) 12 "mass shootings" - incluso quello texano - sono stati commessi da ragazzi di 21 anni o meno.

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