Operazione Libro Nero: 17 arresti a Reggio Calabria della cosca Libri. Anche due politici fermati

Operazione Libro Nero: 17 arresti a Reggio Calabria della cosca Libri. Anche due politici fermati
Diritti d'autore Momento dei sequestri effettuati a Reggio Calabria
Di Simona Zecchi Agenzie:  Polizia di Stato
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Arrestati anche il capogruppo Pd alla Regione Calabria Seby Romeo (ai domiciliari) e il capogruppo di Fdi Alessandro Nicolò (in carcere). Una consorteria composita dove imprenditori politici e mafiosi rispondevano a una logica ben congeniata.

PUBBLICITÀ

Diciassette gli arresti effettuati a Reggio Calabria nel corso di una operazione condotta da 150 uomini della polizia di Stato coordinati dalla direzione distrettuale antimafia. In manette la potente cosca Libri e Libro nero è il nome dell'operazione che ha consentito di ricostruire gli assetti e le dinamiche operative della cosca col suo potere esteso in diversi quartieri di Reggio Calabria. Tra le persone destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare anche due politici: il capogruppo Pd alla Regione Calabria Sebastiano Romeo (ai domiciliari) e il capogruppo di Fdi Alessandro Nicolò (in carcere).

Intanto la commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico ha fatto sapere di aver disposto "l'immediata sospensione di Sebastiano Romeo da tutti gli organismi di partito e dall'albo degli iscritti e degli elettori del Pd".

Numerose le perquisizioni effettuate nelle abitazioni e i sequestri di imprese e società nel settore edilizio, immobiliare e della ristorazione. Diversi i milioni di euro come controvalore, inoltre, anche se ancora da quantificare nella loro totalità.

L'inchiesta ha svelato anche le consorterie composite presenti dietro i soli esponenti mafiosi, soggetti solo in apparenza estranei al mondo criminale che rispondevano a logiche e strategie ben pianificate. La cosca Libri, riferisce l'ordinanza, oltre ad essere perfettamente in grado di interferire nelle dinamiche economico-imprenditoriali locali, è stata allo stesso tempo capace di infiltrarsi in quelle politico-elettorali del territorio cittadino. I Libri  - spiegano gli inquirenti - hanno saputo gestire un consistente bacino di voti, convogliandoli a favore di soggetti compiacenti, senza esclusione di schieramenti politici. Il filo nero del sistema è un rapporto specifico basato sul do ut des, destinato a favorire non solo la singola consorteria, ma il sistema ‘ndranghetistico nel suo complesso.

L’attività di indagine, in particolare, ha potuto disvelare la centralità del ruolo esercitato dalla cosca Libri i durante le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale del novembre 2014. In quella tornata elettorale, la consorteria, secondo i risultati della inchiesta, ha convogliato parte del proprio importante bacino di preferenze elettorali in cambio di favori, verso un politico di Reggio Calabria poi eletto al Consiglio della Regione.

Leggi anche ➡️ La testimonianza di un collaboratore di 'ndrangheta sulle falle del sistema

Risorse addizionali per questo articolo • Agenzie

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Collaboratori e testimoni di giustizia: un sistema con molte falle (soprattutto per i familiari)

La mafia "liquida" penetra nell'Unione europea

Ndrangheta, Elia Minari: "È sempre più ramificata. Omertà anche al Nord"