Iran: "Nessuno può violare la legge e l'ordine nello stretto di Hormuz"

Iran: "Nessuno può violare la legge e l'ordine nello stretto di Hormuz"
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Dopo il sequestro della petroliera Stena Impero, Londra ed altri Paesi (tra cui l'Italia) chiedono supporto agli alleati per una missione congiunta

PUBBLICITÀ

La guerra fredda a distanza tra Iran e Regno Unito, la guerra delle petroliere, si fa sempre più aspra dopo il sequestro della petroliera britannica Stena Impero nel Golfo Persico.

Il Ministro degli Esteri britannico, Hunt, ha lanciato l'idea di una missione europea a difesa delle navi nello stretto di Hormuz.

Seguendo l'esempio del Regno Unito, alcuni Stati europei tra cui Italia, Francia, Danimarca e Paesi Bassi hanno sostenuto l'idea di organizzare la missione di pattugliamento per assicurare la libertà di navigazione nell'area.

Interesse alla missione è stato mostrato anche da Svezia, Polonia, Spagna e Germania.

La posizione del Regno Unito

"Per la legge internazionale - ha detto Hunt - l'Iran non ha il diritto di ostruire il passaggio delle navi, quindi è stato un atto di pirateria di Stato, ora cercheremo di mettere insieme una missione marittima a guida europea perché le navi e i loro equipaggi possano passare tranquillamente in questa regione vitale: se l'Iran continua su questa pericolosa strada, deve accettare che il prezzo sarà una maggiore presenza militare occidentale nelle acque lungo la costa".

La risposta iraniana

Da parte sua Teheran, che aveva comunicato di aver sequestrato la nave per violazione delle norme di navigazione, continua a sostenere che il blocco della Stena Impero non è una rappresaglia dopo il sequestro, al largo di Gibilterra, della petroliera iraniana Grace 1, bloccata sino al 15 agosto.

Il presidente iraniano, Rouhani, pur ribadendo di non cercare tensioni, ha dichiarato che il suo Paese non consente a nessuno di violare la legge e l'ordine nello stretto di Hormuz.

L'Iran prenderà inoltre ulteriori provvedimenti per ridurre i suoi impegni nell'accordo sul nucleare entro 60 giorni, come risposta all'inerzia dell'Europa.

Il parere statunitense

Sul tema è intervenuto anche il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo: "Il Regno Unito deve pensare alle sue navi: il sequestro della nave non c'entra nulla con le sanzioni americane all'Iran, è colpa della teocrazia, del potere in Iran, del fervore rivoluzionario che sta seminando terrore nel mondo da quattro decenni, è un pessimo regime, non fa onore al popolo iraniano".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Germania, possibile partecipazione a missione Usa in Golfo persico

Iran, "smantellata rete di spie della Cia": 17 arresti

Iran-Regno Unito, le schermaglie petrolifere continuano