Donald Trump fa un passo indietro (per ora) sulla battaglia del censimento per il 2020

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Di Simona Zecchi
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Il capo della Csa Bianca ha deciso però di perseguire ugualmente l'obiettivo con un ordine esecutivo che chiede a tutte le agenzie federali di fornire i dati in loro possesso al ministero del Commercio.

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Il presidente americano fa un passo indietro dopo che la Corte Suprema ha imposto di togliere il quesito sulla cittadinanza da lui fortemente voluto, ma ha deciso di perseguire ugualmente l'obiettivo, sulla domanda da inserire nel censimento 2020, con un ordine esecutivo che chiede a tutte le agenzie federali di fornire i dati in loro possesso al ministero del Commercio.

"C'è stato un tempo in cui era possibile parlare di questi argomenti in modo semplice." - Ha detto Trump durante la conferenza stampa in cui ha annunciato di ritirarsi da questa prima battaglia - "C'è stato un tempo in cui si poteva dichiarare con orgoglio: 'sono un cittadino americano'. Vogliono cancellare la importanza stessa di questa parola e di un concetto molto importante, la cittadinanza", ha aggiunto Trump. E ha spiegato: "saremo in grado di garantire che il censimento fornirà un numero accurato di quanti cittadini, non cittadini e migranti illegali ci sono negli Stati Uniti".

Tutto ruota intorno di fatto a una domanda da inserire o meno nel censimento, che chieda a ciascuna persona che vive negli Stati Uniti se sia o meno cittadino statunitense. E  il nodo risiede inoltre tutto in un punto: il censimento (ossia la rilevazione ufficiale che il governo americano compie ogni dieci anni sulla popolazione) è la base su cui vengono poi  ridisegnati i confini dei collegi elettorali. La Voce di New York, in un articolo di Andrea Arletti spiega nei gangli il meccanismo: "innanzitutto, bisogna ricordarsi che i distretti congressuali sono semplicemente delle divisioni elettorali che permettono l’elezioni di Senatori e Deputati al Congresso Americano. Sia i Democratici che i Repubblicani cercano di disegnare i distretti in modo tale da avere una maggioranza minima del loro elettorato in più distretti possibili e lasciare una maggioranza ampia al partito sfidante in pochi distretti grandi. Questo fa si che il partito avversario elegga meno membri mentre il tuo ne elegga il più possibile".

Infatti, i dem erano contrari alla domanda sulla cittadinanza (sulla quale il Capo della Casa Bianca si batte da oltre un anno) convinti che avrebbe alimentato i timori di molti immigrati inducendoli a non rispondere e avrebbe consentito ai repubblicani, appunto, di ridisegnare i collegi elettorali e ripartire le risorse a loro uso e consumo.

Negli Stati Uniti si definisce gerrymandering la pratica di ridisegnare i confini dei collegi elettorali maggioritari in modo da favorire i candidati di un partito e spesso le controversie vengono risolte, o meno, dalla Corte Suprema.

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